Le considerazioni di Felicetti sui nuovi progetti per l'area portuale
San Benedetto del Tronto | Il Consigliere di minoranza formula i suoi appunti (e disappunti): "Ritengo che su una problematica di questa portata si debba pronunciare il Consiglio Comunale, dopo diversi confronti con tutte le categorie socio-economiche".
Il Prof. Antonio Felicetti
Dal Capogruppo L.M.-Pri Prof. Antonio Felicetti riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
Il gruppo di tecnici della Nomisma-Ernst&Young FBA-Garretti Associati hanno presentato alla Commissione Assetto del Territorio la fase progettuale che "Individua le linee guida di trasformazione e riqualificazione degli ambiti di intervento delle aree portuali". Lo Studio COMES ,incaricato dal l'Amministrazione Martinelli, riuscì a rientrare nella graduatoria nazionale per il cofinanziamento ministeriale che poi ha condotto, con gara europea, alla firma della convenzione nel 2004 con la Nomisma.
La Nomisma con gli studi associati sta lavorando ancora alla fase della progettazione degli strumenti attuativi della STU e quindi, dopo le indicazioni raccolte attraverso incontri con le principali forze economiche e sociali della città , aspetta gli input di indirizzo dal Comune.
Io ritengo che su una problematica di questa portata si debba pronunciare il Consiglio Comunale con una delibera di indirizzo, dopo diversi confronti con tutte le categorie socio-economiche del nostro comprensorio.
I tecnici incaricati hanno presentato in Commissione due scenari possibili di intervento:
SCENARIO 1- IL PARCO DEL MARE,prevede sostanzialmente il riutilizzo prevalentemente turistico, ricettivo e ludico delle aree portuali.
SCENARIO 2- LA CITTADELLA DEGLI AFFARI, prevede il riutilizzo prevalentemente mercantile, cantieristico e crocieristico delle aree portuali con esigenze di carattere infrastrutturale più pesanti di quelle dello scenario 1 in ragione della diversa utenza attesa.
L'equipe di progettazione si è dichiarata aperta a valutare da subito tutte le osservazioni che il Consiglio Comunale vorrà fornire. Si tenga presente che sono già trascorsi circa 4 anni dall'avvio della STU e non abbiamo completato neanche la fase della progettazione!
Io ho anticipato ai progettisti le seguenti osservazioni.
• Più convincente la scelta dello scenario 1 per il terzo braccio del porto a nord in quanto più leggero in termini di fabbisogno infrastrutturale ma anche più appetibile dal mercato . La soluzione mercantile dello scenario 2 si troverebbe stretta nella concorrenza tra le funzioni mercantili consolidate di Ancona a nord e Ortona a sud.
• Va ben definito un'ampia corsia pedonale aperta tra piazza Giorgini ed il mare.."La prima fondamentale opzione progettuale si basa sull'idea di connettere il centro al mare .Il centro con le sue immediate propaggini commerciali...soffre per la profonda cesura che ne delimita il prolungamento verso il mare..."( -pag.6 progetto di massima dello Studio Gregotti ed altri, consegnato al Comune il 31/07/1991).
• Gran parte degli impianti sportivi vanno ricollegati a supporto della valorizzazione dello sviluppo futuro del Porticciolo Turistico. Se vogliamo una struttura attrattiva dobbiamo guardare a soluzioni tipo la marina di RIVA DI TRAIANO (Civitavecchia): 1180 posti barca,1100 posti auto individuali, 80 esercizi commerciali, servizi di intrattenimento quali bar, ristoranti; parcheggio per visitatori, servizi di accoglienza, cantieri. Entro l'area portuale,palestre, campi da tennis e calcetto,piscine,verde,...
• Cordinare la progettazione della STU con le proposte di Tschumi sul Ballarin.
• Per la previsione di una struttura alberghiera di qualità occorre verificare prioritariamente con la Ditta Calabresi se esiste la disponibilità ad una ristrutturazione profonda anche in termini architettonici o come subordinata si può guardare all'area Santarelli. Non condivisibile una torre alla radice del molo sud , indicato nella scheda progettuale dello scenario 1, sia per l' impatto ambientale che per l'assorbimento di ampie aree che dovrebbero essere asservite alla struttura!
• I progettisti hanno inserito una quota di residenziale per "Evitare che il progetto venga appiattito da un eccesso di atmosfera turistico-commerciale..." Questo può anche essere condivisibile in alcune aree private al fine di rendere più appetibile l'attuazione della STU. Sconcerta le previsioni,sia nello scenario 1 che nello scenario 2, di appartamenti nelle aree demaniali a ridosso dei cantieri sud
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24/07/2008
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