Si è svolto oggi, presso la sala Kursaal, il convegno sul randagismo al quale hanno partecipato l'assessore Marcello Capriotti, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, l' Ufficio Tutela Ambientale (Capeci), la Polizia Municipale (Com. Proietti), l'ASL n.12 (Servizio Veterinario: Capponi e Ruffini), Picenambiente (Collina e Pietroforte).

 

Dopo aver confrontato le procedure sull'argomento, ognuno per la propria competenza, si sono individuate procedure uguali per tutti sulle segnalazioni (l'Uff. Ambiente o Uff. Polizia Municipale trasmette al Servizio veterinario indicando il luogo dove ricoverare il randagio e trasmettendo ogni informazione utile riguardante l'animale, verificando anche la possibilità di appartenenza non dichiarata) e si sono fatte delle ipotesi guardando ad uno scenario futuro possibile.

 

Sono state ipotizzate delle iniziative da intraprendere per una più massiccia lotta al randagismo, come ad esempio una campagna di promozione in favore dell'adozione casalinga e di quella a distanza, una campagna finalizzata ad una più attenta verifica delle iscrizioni all'anagrafe canina, l'emissione di verbali ad opera delle Guardie Zoofile, che si avvarranno della collaborazione della Polizia Municipale, ed un contributo da assegnare ai cittadini per le sterilizzazioni degli amici a quattro zampe.

 

Il dott. Collina della Picenambiente ha comunicato di convocare presto una riunione comprensoriale per ridefinire la struttura di ricovero per randagi, le modalità di stesura e gestione della lista di attesa, proponendo un ampliamento della struttura, e la revisione dei criteri di assegnazione delle tariffe di mantenimento dei randagi per il comune.

 

Tra le innovazioni proposte, la Picenambiente ha promesso di smaltire carcasse di animali, anche per privati (a pagamento). Capriotti ha individuato anche la possibilità di un cimitero per cani. Pietroforte ha richiamato attenzione sui costi di gestione del cimitero per cani.

 

Approfittando dell'occasione, l'amministrazione comunale di Grottammare convocherà i comuni del Patto di Solidarietà in qualità di capofila e proporrà delle procedure per le segnalazioni e un calendario di attività da sottoporre alle amministrazioni Comunali aderenti al Patto.