“Guarda, quelli di ieri stanno sul giornale”, commentavano in spiaggia a Porto Sant’Elpidio alcuni turisti leggendo sulle cronache locali la notizia relativa al rave di sabato notte in un casolare abbandonato nella zona nord della città elpidiense.

 

Perché ad avere la sensazione di qualcosa di insolito e poco rassicurante erano stati loro per primi, turisti e residenti che domenica approfittavano del clima fresco delle prime ore mattutine per una passeggiata sul lungomare.

 

“Erano più o meno le 7.30 – racconta una signora che sta trascorrendo le vacanze al camping Holiday – passeggiavo in direzione nord. Già da lontano si sentiva una musica dal ritmo incalzante a volume altissimo. In prossimità di un casolare abbandonato, la musica si faceva quasi assordante, e sulla spiaggia ho visto più o meno una cinquantina di ragazzi”. Erano gli ultimi reduci della serata, ad offrire sensazioni negative ed inquietanti in chi ha incrociato la strada con loro. “Erano quasi tutti molto giovani – aggiunge un altro “testimone” – Ho avuto impressione di degrado, dissoluzione. Diversi gruppetti di quattro o cinque persone, molti di loro erano aggrovigliati l’uno sull’altro e distesi in spiaggia, alcuni sembravano in condizioni disastrose. Quasi tutti erano vestiti di nero, in particolare mi colpivano gli stivaloni scuri e il trucco dark esibiti da molte ragazze. Insomma l’aspetto era abbastanza minaccioso, tant’è che indossavo un paio di zoccoli e li ho presi in mano, temendo che qualcuno potesse avvicinarsi e importunarmi”. Altri passanti hanno preferito invece tornare indietro, mentre in lontananza alcuni notavano auto ferme con sportelli aperti, all’interno delle quali famiglie con bambini piccoli attendevano a debita distanza che la spiaggia si liberasse.

 

A rendere ulteriormente preoccupante la situazione, secondo il racconto di un’altra passante, alcuni cani di grossa taglia, liberi lungo la spiaggia. “Un paio di ragazzi lanciavano bastoni verso la riva, e i cani mi sfrecciavano davanti. Poi un ragazzo, con accento meridionale, ha iniziato ad urlarmi contro alcune frasi sconnesse, l’unica cosa che ho capito era “Ecco, guardate la civiltà industriale, ecco i soggetti della civiltà industriale”.

 

Infastidita un’altra donna, che abita a poche decine di metri dal casolare assaltato per il rave. “Non è più una sorpresa, ormai. Stavolta ha fatto più rumore perché c’era molta gente, ma la verità è che in quella struttura c’è continuamente un movimento strano. Nonostante sia un casolare abbandonato, chi lo frequenta ormai è anche riuscito ad attaccare l’impianto elettrico. Sono certa che torneranno prestissimo”.

 

Per i frequentatori della zona, allora, probabilmente un poco gradito arrivederci con i ragazzi del rave e le loro suggestioni in nero.