14 Milioni di euro per finanziare 110 strutture sociali
| ANCONA - Una programmazione concertata nell'ambito dell'obiettivo 2 per attivare, potenziare e riqualificare le strutture per minori, disabili, anziani.
Approvate le graduatorie delle domande ammesse a finanziamento
Saranno finanziate complessivamente 110 strutture socio-assistenziali in tutto il territorio regionale, prevalentemente per anziani, per un importo complessivo di 14 milioni di euro. Nove milioni sono stati messi a disposizione dall'Unione Europea nell'ambito dell'attuazione dell'Obiettivo 2, gli altri cinque milioni, stanziati dalla Regione come fondi propri, serviranno a finanziare altri progetti di strutture sociali ( una cinquantina) che non ricadono nell'area di interesse dell'Obiettivo 2. Le graduatorie relative a quest'ultimo provvedimento saranno approvate entro il prossimo settembre.
"Un segnale tangibile - ha affermato l'assessore alle Politiche Sociali, Marcello Secchiaroli- di come la giunta regionale delle Marche sia impegnata ad accompagnare l'adeguamento della rete delle strutture sociali ai nuovi standard previsti dalla L.R. n.20/02, per il raggiungimento dei livelli di qualità che siano in linea con le aspettative dei soggetti più fragili della nostra collettività."
Un bando di accesso ai finanziamenti, infatti, ha definito le strutture socio-educative e socio-assistenziali da attivare , potenziare o riqualificare e destinate ai minori, ai disabili, agli adulti in difficoltà, agli anziani autosufficienti e agli anziani non autosufficienti. Su 66 domande presentate da Comuni, IPAB e cooperative sociali, 61 sono risultate ammissibili al finanziamento previsto dalla misura comunitaria ( 9 milioni di euro) .
La strategia complessiva del Documento di programmazione ( Docup) per l'obiettivo 2, mira a favorire la riconversione economica e sociale di particolari zone con problemi strutturali, vale a dire territori in fase di mutamento socio-economico nel settore industriale o dei servizi, zone rurali in declino, zone urbane in difficoltà e zone dipendenti dalla pesca in situazione di crisi.
Per quanto riguarda gli aiuti alla riqualificazione della rete dei servizi socio-assistenziali, la misura comunitaria di riferimento (3.3) è stata disegnata seguendo un percorso innovativo e sperimentale rispetto alle precedenti programmazioni, uniformandosi agli obiettivi e ai contenuti della legge 328 del 2000 sul Welfare e del Piano sociale per un sistema integrato di interventi e servizi sociali, approvato dalla giunta regionale nello stesso anno.
In sostanza, rispetto al passato, anche la programmazione degli interventi previsti dalla misura comunitaria è stata concertata nei territori , delineata in seno agli Ambiti territoriali sociali ricadenti nelle aree dell'Obiettivo 2 e i Comitati dei Sindaci, in collaborazione con i soggetti istituzionali e non istituzionali, hanno scelto una programmazione degli interventi, da effettuare in base al fabbisogno locale o alla disponibilità dell'offerta di servizi in quel territorio, oltre ad una preselezione delle domande di contributo da parte dei beneficiari.
"Una prassi questa - ha commentato l'assessore Secchiaroli - che non solo consente di far decidere gli interventi da coloro che conoscono meglio e sono più vicini alle esigenze delle fasce deboli di quel territorio, ma anche di ottimizzare le risorse sulla base dell'effettivo fabbisogno."
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26/07/2003
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Betto Liberati