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Con Mozart, parte venerdì lo Sferisterio

| MACERATA - Il Thamos e il Flauto magico sono le rappresentazioni che apriranno la 42^ stagione lirica

Si comincia. Lo Sferisterio Opera Festival sta per iniziare. Alle opere di Mozart, di cui ricorre il duecentocinquantesimo anno dalla nascita, l’onore di aprire la 42^ stagione lirica maceratese. Alle 18 di venerdì andrà in scena al teatro Lauro Rossi il Thamos, König in Ägypten, mentre alle 21, allo Sferisterio, ci sarà la prima di Die Zauberflöte (Il Flauto Magico). Il programma dell’Arena andrà avanti il 29 con Aida di Giuseppe Verdi, diretto da Stefano Ranzani, al suo debutto a Macerata e il 30 con la Turandot di Giacomo Puccini, con regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi.

Il tema del viaggio e dell’esotismo lega le opere in cartellone di questa stagione, con le varianti della magia e della favola, ma anche di percorsi iniziatici verso l’amore, la forza morale e la tolleranza. L’inizio delle rappresentazioni, come anticipato, sarà alle 21 e non più alle 21.30. Un omaggio alla bellezza monumentale dello Sferisterio e al fascino che ha, nel passaggio tra il giorno e la notte.

Il Thamos, König in Ägypten e Die Zauberflöte sono due opere strettamente legate tra loro, in quanto la prima anticipa alcuni temi della seconda. Collocato in un Egitto atemporale, il Thamos tratta le vicende di faraoni di dinastie differenti, narrate dalla voce di Alberto Terrani.

Die Zauberflöte, opera rappresentata il 30 settembre 1791, è stato l’ultimo capolavoro teatrale composto da Mozart, che muore pochi mesi dopo. Ispirata ai rituali massonici, l’opera presenta numerosi richiami simbolici e alcune figure fiabesche come Papageno e Papagena. Chi legge Il Flauto Magico come lavoro del Maestro dedicato alla Libera Muratoria (aus freimaurerischer Sicht) vede la proposta massonica di trovare nuove coordinate esistenziali. Come l’opera si basa sull’alternarsi del nero e del bianco, della luce e dell’ignoranza, delle tenebre e della sapienza fino a risolversi solo grazie all’apertura intellettuale dell’iniziato Tamino che conquista Pamina, così nella vita, secondo l’ideale massonico, solo la tolleranza e il relativismo dell’uomo conducono alla chiarezza e alla luce.

Allo Sferisterio è stata presentata solo una volta, nel 1981, con la regia di Joachim Herz.

26/07/2006





        
  



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