Battesimo in grande stile per la neonata Federcuochi di Fermo al cospetto del presidente nazionale della Federazione Italiana Cuochi, Paolo Caldana, dalla sua vice Gabriella "Titti" Bugari e di Carlo Cambi, il noto scrittore e giornalista, fondatore de "I Viaggi di Repubblica", docente al Corso di Laurea in Scienze Turistiche all'Università di Macerata, nonché scrittore de "Il Gambero Rozzo", la Guida alle osterie e trattorie d'Italia, attualmente il testo del suo genere più venduto nelle librerie italiane.

Il palcoscenico per l'adunata dei cuochi, avvenuta nei giorni scorsi, è stato quello di una delle cittadine più ospitali del Fermano, Servigliano presso l'hotel San Marco, dove a partire dalla seconda parte del pomeriggio si è svolta l'assemblea costituente che ha visto protagonista circa 90 berrette biache della nuova provincia di Fermo. Presidente dell'Associazione è stano nominato ad unanimità, Sandro Pazzaglia, già presidente della Federcuochi della veccia provincia Ascoli Fermo, nonché il deus ex machina locale di questo importante punto d riferimento per il movimento enogastronomico.

L'assemblea si era aperta con la relazione dello stesso Pazzaglia, coordinatore del gruppo fondatore. Sono stati poi eletti i componenti del consiglio, il presidente, il segretario, il tesoriere, i probiviri ed il collegio dei sindaci revisori, quindi è stato discusso il programma sino alla fine del 2007. Chiuse le incombenze organizzative, tutti a tavola. A fare gli onori di casa ed a dare il via al banchetto è stato il sindaco di Servigliano, Maurizio Maritozzi.

La serata che ha affrontato anche il tema "Ospitalità: facciamone il marchio della quinta provincia delle Marche", ha visto la partecipazione di numerosi primi cittadini, tra i tanti quelli di Montegranaro, Gianni Basso, quello di Massa Fermana, Giampiero Tarulli, nonché quello di Monte San Pietrangeli, Ermes Brandimarti. Il tema dell'ospitalità fu già discusso a Porto Sant'Elpidio già un mese fa alla presenza di sindaci e presidenti di istituti pubblici e privati. Stavolta è stato riproposto ad una platea più ampia e soprattutto mirata, ovvero quella dei ristoratori. A tener banco ed a sviluppare i concetti più illuminati ed interessanti è stato il solito Cambi, fine e coltissimo oratore.