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Ascoli ha bisogno di un Sindaco non di un feudatario

Ascoli Piceno | Il comportamento del nostro primo cittadino non finisce mai di stupirci.

di Carlo Cruciani*

Sulla scia dei più celebrati "tuttologi" televisivi,intende dare lezioni a tutti in materia di Quintana,di Carnevale,di Tradizioni musicali,di Feste popolari e quant'altro;compresi i componenti della sua giunta che evidentemente ama guidare non con spirito collegiale ma con metodi autoritari e dispotici.

L'effetto che ne risulta è di caduta di stile e di immagine della Città che non trova riscontri parimenti negativi negli ultimi cinquant'anni.
Secondo noi,invece,il primo cittadino deve possedere capacità di ascolto e propensione a valorizzare il meglio di quanti,attraverso lo studio,operano con passione ed amore nei vari settori della vita culturale cittadina.

L'ultima malefatta operata dal nostro "amico" è stata la brutale cancellazione,fulminea ed unilaterale,dell'avvenimento culturale denominato "Serenate contadine a S.Emidio";questa tradizione,da noi riportata in auge tre anni fa dopo una lunga ed accurata ricerca documentale,è stata periodicamente riproposta da "La Compagnia del Saltarello Ascolano"in occasione delle festività patronali agostane.

Al suo posto "Il Comitato per i festeggiamenti",che ovviamente fa capo al nostro Sindaco,ha inserito un non ben definito spettacolo nel quale avremmo dovuto affiancare un gruppo giovanile locale che esegue la neo-pizzica,un ballo salentino senza regole,da pseudo-discoteca,che viene spacciato per musica folk o popolare.

Ma noi non ci saremo! Abbiamo una nostra dignità.

Riteniamo, oltretutto,che organizzare ed assemblare spettacoli senza alcuna cognizione culturale di base sia una moda cialtrona tutta italiana.
Ci scusiamo con i tanti nostri amici,ascolani e non,che da tempo hanno capito l'unicità,la serietà e l'importanza del nostro lavoro e che ci seguono con affetto,sia giovani che anziani tra i quali abbiamo ricreato quel cemento che in epoca moderna è stato volutamente spaccato. Li invitiamo ad un atto di civile protesta verso coloro che vogliono imporre la massificazione delle mode e dei comportamenti.
A tutte le espressioni culturali e di intrattenimento deve essere dato spazio e pari opportunità,è fondamentale,ma occorre evitare la confusione.
Infine rivolgiamo un appello caloroso ad Assessori e Consiglieri comunali di ogni colore politico a superare ogni arroccamento di bandiera,a unire gli sforzi per il bene di Ascoli, a dare un segnale forte di orgoglio e di rispetto per la collettività.
Uniamo le nostre energie e competenze per fare in modo che Ascoli torni ad avere un Sindaco e non un Feudatario.

 

*Presidente de La Compagnia del Saltarello Ascolano

 

28/07/2007





        
  



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