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Il palio una vera e propria opera d’arte

Ascoli Piceno | La tradizione pittorica ascolana con Gaetano Carboni e la contemporaneità di un maestro come Omar Galliani

di Federico Biondi

Era consuetudine fino dal medioevo premiare i vincitori  delle gare equestri in occasione delle feste patronali ad Ascoli e negli altri centri delle aree d’Italia centrale con il dono di pezzi di stoffa preziosa che i fantini poi utilizzavano per realizzare degli abiti.
 
Da qualche decennio a questa parte, riprendendo quest’antica consuetudine praticata anche ad Ascoli, si è pensato di arricchire il valore della stoffa con un intervento pittorico. Sin dalla prima edizione della Quintana moderna, quando il pittore Rosati realizzò il primo palio ad oggi, vari artisti ascolani e non si sono cimentati nella realizzazione dei pali destinati ai vincitori della Quintana.
 
Quest’anno, in occasione del cinquantesimo anniversario, il palio di luglio è stato dipinto da un artista ascolano molto legato al mondo della Quintana, Gaetano Carboni, il quale ha già realizzato in passato il palio destinato alle varie ricorrenze decennali dalla quintana.
 
Il palio si sofferma nella rappresentazione di Sant’Emidio, il santo in onore del quale veniva corsa già dal medioevo la Quintana, “Carboni rappresenta Sant’Emidio nelle sue vesti di Vescovo – dice il presidente del Centro Studi Giochi Storici Stefano Papetti – con una lanterna in mano, simbolo della luce della fede che egli ha introdotto ad Ascoli, dove venne inviato dal Papa per evangelizzare le genti del Piceno”.
 
Sulla parte bassa del palio c’è un altro inserto che caratterizza il palio. Infatti Carboni dipinge un cavaliere che con l’ancia si avventa contro il moro “saraceno”. “Il tutto è collocato su uno sfondo azzurro costellato di stelle luminose che ben rende l’atmosfera magica e surreale che caratterizza la pittura di Carboni” spiega il Professor Papetti.
 
Carboni ha dipinto il quadro ricorrendo ad una tecnica particolare (che la si può vedere osservandolo da vicino), il palio è caratterizzato da una stesura pittorica a puntini che rende bene le vibrazioni atmosferiche e quindi, anche ad un visione da lontano come generalmente è quella che caratterizza il palio, si può cogliere un senso di atmosferico che rende le immagini molto suggestive.
 
Per l’edizione del cinquantennale di agosto, il palio sarà dipinto da uno dei più grandi esponenti dell’arte contemporanea non soltanto europea ma internazionale, il maestro Omar Galliani.
Galliani, che l’estate scorsa ha tenuto un’importante mostra monografica qui ad Ascoli nel polo di Sant’Agostino.
 
La mostra oggi è in Giappone dove Galliani ha vinto il premio dell’Imperatore attestandosi come uno dei più importanti artisti internazionali del 2004. Quest’anno Ascoli sarà, grazie al palio dipinto da Galliani, inserita in questo contesto artistico contemporaneo di primo piano, come si conviene ad una manifestazione che celebra il suo 50° anniversario.

03/07/2004





        
  



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