In seguito alla notizia della chiusura del deposito dei Monopoli di Stato a Porto San Giorgio, il sindaco, Claudio Brignocchi, ha nei giorni scorsi scritto alla direzione generale e all’ispettorato di Ancona dei Monopoli, per esprimere sconcerto e disappunto.

 

Il sindaco sottolineava quanto fosse inopportuna la chiusura della struttura, dove i tabaccai del fermano si rifornivano delle merci di monopolio da oltre 40 anni. I tabaccai del fermano, scriveva il sindaco, in caso di chiusura del deposito di Porto San Giorgio, sarebbero costretti ad affrontare notevoli disagi per il rifornimento a Grottammare, Ascoli Piceno o Macerata e, anche scegliendo il rifornimento a domicilio, dovrebbero sostenere ingenti difficoltà economiche. Inoltre, essendo il deposito di Porto San Giorgio un punto di riferimento per la fascia adriatica, la sua chiusura danneggerebbe i tabaccai che nel periodo estivo devono fronteggiare le diverse richieste di generi di monopolio legate al flusso turistico estivo”.

 

Una prima risposta è arrivata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, in merito al piano di ristrutturazione della rete distributiva. Il direttore della divisione ha precisato: “Con decreto legislativo del 9 luglio 1998 le attività produttive e commerciali già attribuite a questa Amministrazione sono state trasferite all’Ente tabacchi italiani che nel 2001, trasformatosi in S.p.a. ha conferito il ramo distribuzione alla propria società Etinera S.p.a. Le citate società da ultimo sono state acquisite dalla British American Tabacco S.p.a. con la totale privatizzazione del settore. E’ perciò da escludere la possibilità di qualsiasi intervento da parte nostra per la chiusura o l’apertura dei depositi fiscali, sulla quale questa Amministrazione non può esercitare alcun tipo di sindacato.

 

L’Amministrazione autonoma dei monopoli di stato svolge attività di vigilanza e controllo fiscale sui tabacchi lavorati e sul sistema di vendita al dettaglio dei prodotti da fumo, garantendo in tal modo la regolare riscossione del gettito fiscale derivante dalla commercializzazione dei prodotti stessi e la conformità degli stessi alla normativa vigente in materia”.

 

L’Amministrazione comunale si riserva di valutare la questione ed eventuali futuri interventi.