Cosa c'è dietro il caso della Lega Navale Italiana?
San Benedetto del Tronto | E' l'interrogativo che si pone Palmiro Merli
di Palmiro Merli
Gentilissimo sig. Direttore,
voglio pormi un interrogativo a voce alta e lo faccio approfittando della disponibilità del Suo giornale.
Cosa c'è dietro il caso della "Lega Navale Italiana?"
Da un po' di tempo leggo sulla stampa della diatriba tra questa Amministrazione e la Lega Navale Italiana. Ora, premesso che a nostro modo di vedere Martinelli e la sua maggioranza dovrebbero occuparsi di cose un tantino più
.. "alte", mi sembra strano ed anomalo l'evolversi della vicenda. La Lega Navale Italiana che fino a poco tempo fa si era distinta per le innumerevoli iniziative intraprese, anche a valenza nazionale, grazie al dinamismo e capacità dei soci e gruppo dirigente, era pubblicizzata ed acclamata anche dal consigliere di Alleanza Nazionale, Benito Rossi, che oltre a socio ne era anche dirigente cittadino.
Oggi deve esser accaduto qualcosa che a noi comuni mortali rende incomprensibile l'atteggiamento del consigliere comunale di maggioranza Benito Rossi che vuole a tutti i costi togliere spazi vitali alla Lega Navale.
Perché quest'anno? Cosa è cambiato rispetto allo scorso anno quando era già nelle funzioni di consigliere comunale e presidente della commissione LL.PP.?
Le sue dimissioni da socio della LNI sono forse la causa del suo odierno atteggiamento demolitorio nei confronti di quella che era la "sua" vecchia associazione nautica?
Verrebbe da pensare, come fattomi notare da molti, che il consigliere Rossi come altri della maggioranza utilizzi la sua carica politica per futili e bassi motivi di rivincita o, peggio ancora, vendetta nei confronti dei suoi attuali nemici che hanno bisogno del Comune per poter svolgere la propria attività. Magari arrivando anche a ricattare la già troppo risicata maggioranza su cui può contare (?) Martinelli.
Spero che queste siano solo "maldicenze" cittadine...
Se dovesse rispondere a verità ci permettiamo di ricordare che la politica è "servizio" ma alla collettività e non ai propri interessi. Coerenza e ideali non sono parole astratte, il mandato conferitoci dai cittadini è a scadenza e il popolo, ricordiamolo sempre, è e resta sovrano.
Sono finiti per fortuna i tempi del Podestà.
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04/07/2003
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