Intervenendo al convegno di Ancona su "Assemblee elettive e cooperazione interistituzionale", svoltosi presso il Teatro delle Muse di Ancona, il Presidente della Regione Marche, Vito D'Ambrosio, ha affermato che il problema delle democrazie moderne è "chi deve fare che cosa" e "chi controlla". E' evidente che nelle regioni si pone il problema di un bilanciamento dei poteri a fronte di un presidente eletto direttamente dagli elettori. Si tratta di reinventare il ruolo delle assemblee nel modello federale. Occorre trovare un equilibrio attraverso un rapporto di leale collaborazione tra esecutivo e legislativo.

"A mio avviso - ha sottolineato D'Ambrosio - dobbiamo misurarci e lavorare per dare alle Assemblee il ruolo di controllo nella esecuzione delle leggi."
Altro aspetto fondamentale del modello federale è lo strumento fiscale. Il federalismo o è fiscale o non è. Questa dimensione è strategica in un paese che presenta una forte divaricazione tra nord e sud. Per unificare economicamente e socialmente l'Italia i fondi di riequilibrio non sono sufficienti. Occorre l'intervento forte ed incisivo del governo, con politiche e risorse adeguate, altrimenti i cittadini rischiano di avere opportunità molto diverse a seconda della loro residenza. Le regioni, nel dividersi una torta largamente insufficiente, rischiano  di fare la fine dei polli di Renzo.

D'Ambrosio ha poi ribadito che occorre fare una scelta molto netta tra i modelli di federalismo in gioco, optando per quello solidale e cooperativo e non per quello competitivo che, purtroppo, ha molti sostenitori.
In merito alla qualità della legislazione D'Ambrosio ha detto di preferire una normativa che sia generale, con enunciazioni di principio, ed astratta e che lasci spazio al potere di controllo nella fase applicativa. L'Italia - ha messo in rilievo - non può essere ridotta in 20 pezzi, altrimenti il patto di cittadinanza che è sancito nella Costituzione con tutti i diritti garantiti rischia di essere stracciato.

Punti di convergenza - ha concluso il presidente della Regione Marche - li possiamo trovare nella potatura delle leggi, che non è solo potere di abrogazione ma decidere come tenere insieme le normative esistenti, e nel modello di federalismo che certamente non può essere lasciato alle sentenze della Corte costituzionale.