Il numero e le sue forme: storie di poliedri da Platone a Poinsot passando per Luca Pacioli
Fermo | La mostra esposta sarà esposta a Palazzo Priori dal 30 luglio fino al 4 novembre 2004.
Una mostra dal titolo IL NUMERO E LE SUE FORME: STORIE DI POLIEDRI DA PLATONE A POINSOT PASSANDO PER LUCA PACIOLI- Modelli lignei realizzati da Romano Folicaldi-Volumi dei Fondi storici della Biblioteca di Fermo, in programma dal 30 luglio al 4 novembre 2004, è allestita nella Sala dei Ritratti del Palazzo dei Priori di Fermo con lintento di indagare il mistero che ruota attorno al significato della sezione aurea.
Luniverso è di per sé matematico? O la rappresentazione matematica è solo una risposta delluomo per rendere intelligibili i fenomeni naturali? Come nacque lidea di questo numero? Chi si occupò di diffondere queste conoscenze? Con la mostra, curata da Romano Folicaldi e Francesca Folicaldi, si cercherà di rispondere a tutti questi interrogativi.
Saranno presentati i modelli lignei delle figure geometriche tridimensionali come dodecaedri, mazzocchi, icosaedri semplici e complessi costruiti secondo il rapporto della sezione aurea dei tre rettangoli aurei intersecati al centro su tre piani. La costruzione dei modelli è stata realizzata seguendo passo per passo i dettami e le formule descritte da Platone nel Timeo, da Keplero nel Mysterium Cosmographicum e da altre opere fondamentali di Euclide, Vitruvio, Daniele Barbaro.
Moltissimi furono nella storia della scienza, della filosofia e della matematica come pure nella storia dellarte e della musica gli studiosi che formularono ipotesi sulle caratteristiche degli elementi costitutivi delluniverso in base al misterioso rapporto aureo. Oltre ai modelli lignei che riproducono le esatte proporzioni lungo un percorso espositivo concepito da Giuliano Gresleri come La via dei poliedri, in mostra anche i codici originali provenienti dai Fondi Storici della Biblioteca di Fermo, una delle più ricche raccolte dItalia. Le pagine di Sebastiano Serlio, Albrecht Dürer, Lorenzo Sirigatti, Galileo Galilei, Andrea Cellario, William
Mostra Sezione Aurea
Gilbert, Michele Richier di Lorena, Tolomeo e Gaffurio saranno esposte accanto ai modelli per illustrare il pensiero di questi grandi. Accanto ai modelli lignei e ai codici saranno esposti gli stendardi con i ritratti dei protagonisti di questo viaggio rinascimentale nelluniverso dei numeri.
Nel COMITATO SCIENTIFICO: Piergiorgio Odifreddi (Presidente onorario),Romano Folicaldi, Piero Marconi.
La mostra, con il patrocinio deI Ministero dei Beni e delle Attività Culturali , del Ministero dellIstruzione Università e Ricerca e dellAmbasciata di Germania, è promossa da: Provincia di Ascoli Piceno, Comune di Fermo e da Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e organizzata dal Settore Biblioteca e Musei dellAssessorato alla Cultura del Comune di Fermo.
UN CONVEGNO E UNOPERA MUSICALE
Il progetto LE DIVINE PROPORZIONI prevede, nel mese di ottobre altri due eventi legati a questo tema: il 23 ottobre 2004 sempre nella Sala dei ritratti del Palazzo dei Priori di Fermo si terrà il convegno titolato La Sezione dagli albori della Civiltà Occidentale alla Teoria Astronomica delle Stringhe: sul significato matematico e filosofico della sezione aurea applicata anche alla biologia, allarchitettura, alla musica e alla scienza. Il Coordinatore e principale relatore è il prof. Piergiorgio Odifreddi, docente di Logica Matematica presso le Università di Torino e di Cornell (U.S.A.).
Interverranno il prof. Giulio Giorello, Docente di Filosofia della Scienza presso lUniversità Statale di Milano e il prof. Aldo Fasolo, Docente del Dipartimento di Biologia Animale e dellUomo dellUniversità degli Studi di Torino. Interverrà anche Piero Marconi, docente di Didattica della Musica al Conservatorio Pergolesi di Fermo che rintraccerà rapporti della sezione aurea nelle forme musicali. Inoltre nei giorni del 23 e 24 ottobre 2004 sarà presentata al Teatro dellAquila di Fermo in prima assoluta lopera musicale Mysterium Cosmographicum-Un viaggio nei sogni e nei ricordi di Keplero del M° Fabrizio De Rossi Re su testi e regia di Francesca Angeli per due attori, voce, flauto, pianoforte, quintetto di sassofoni ed elaborazione elettronica.
Lopera prende il titolo dal trattato del 1596 di Giovanni Keplero, appunto, da unidea di Romano Folicaldi che ha tradotto in legno lipotesi cosmogonia kepleriana, il Mysterium Cosmographicum quale appare nella famosa incisione presente nelle pagine del trattato stesso. Il testo di Francesca Angeli è suddiviso in undici macro scene che raccontano la vita di Keplero tratta dai testi scientifici, dalle lettere private e dalle vicende storiche. Le sorgenti sonore sono state raccolte dalla polifonia tardo cinquecentesca e rielaborate al fine di ricreare un universo timbrico rivisitato. Lopera sarà edita da Rai- Trade.
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07/07/2004
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