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Gioie e dolori della sanità marchigiana…

| ANCONA - L’assessore alla sanità Almerino Mezzolani replica a Ciccioli sul deficit della sanità

Mi risulta difficile intervenire sugli articoli riguardanti la finanza della sanità regionale viste le notevoli e numerose imprecisioni del consigliere Carlo Ciccioli, con riferimento sia ai dati numerici, sia ai meccanismi sottostanti la redazione dei bilanci delle aziende sanitarie.
 
Innanzitutto, preciso che la perdita complessiva delle 13 zone e delle aziende ospedaliere a cui vanno aggiunte anche quelle dell’Inrca e dell’Asur è di 261,760 milioni di euro anziché 232,770.
 
Tale perdita complessiva va ridotta per 66 milioni di euro a seguito dell’assegnazione alle zone/aziende del fondo di riserva e delle disponibilità finanziarie per gli obiettivi di rilevanza nazionale.
 
Dovrebbe essere noto a tutti, infatti, che per legge regionale, esiste un fondo di riserva del FSR che va assegnato alle zone/aziende successivamente alla chiusura dei bilanci delle aziende.
La tardiva assegnazione delle disponibilità per gli obiettivi di rilevanza nazionale è dipesa invece  da ritardi da parte del Ministero della Salute che ha terminato i lavori solo nel mese di giugno 2005.
 
Considerando la distribuzione di queste due quote aggiuntive, 35 milioni di euro per il fondo di riserva e 31 per gli obiettivi da PSN, la perdita complessiva si riduce a 196,760 milioni di euro.
 
Ad essi si farà fronte:
-          per 23 milioni di euro con le risorse finanziarie messe a disposizione dalla legge Bossi-Fini sull’immigrazione
-          per 51 milioni di euro con la tassazione regionale (rammentando al Consigliere Carlo Ciccioli che il Governo non ha ancora trasferito alla regione nemmeno un euro della tassazione aggiuntiva 2002-2003-2004).
 
 
La differenza residua pari a 122,760 milioni di euro,dipende unicamente dal fatto che la Regione Marche ha provveduto a inserire correttamente per competenza:
-  il CCNL 2002-2005: I biennio e il primo anno del II biennio del CCNL, sia per il comparto che per la dirigenza;
- le convenzioni dei MMG e PLS;
- lo splafonamento registrato per la spesa farmaceutica (rispetto al 16% previsto per legge) risulta poi in carico nel bilancio regionale per il 40%, mentre il rimanente 60% è a carico dello Stato così come previsto dalla legge 326/2003.
 
E’ noto da tempo a tutti come sui temi dei CCNL 2002-2005, delle convenzioni con i MMG e PLS e sulla farmaceutica sia, da tempo, attivo un tavolo politico di confronto tra Governo e Regioni, con la esigenza di ripartire, per il 2004, altri 5 miliardi di euro per la sanità.
 
La mancata registrazione, invece, delle ferie non godute nei bilanci delle aziende, che risale peraltro agli inizi dell’aziendalizzazione e quindi della redazione di bilanci di contabilità economico-patrimoniale, trova riscontro nelle modalità di analisi e valutazione dei bilanci da parte del ministero che provvede sempre a “sterilizzare“ tali quote. Sterilizzare in termine tecnico significa non considerare dal punto di vista finanziario le ferie non godute. 
 
Inoltre, con riferimento agli aumenti nei trasferimenti dello stato in capo alle Regioni concessi dal Governo Berlusconi preciso che:
-          l’aumento complessivo è del 3%, ben inferiore all’aumento dei costi derivanti dalle disposizioni nazionali in merito al personale dipendente, personale convenzionato e accordi con le società farmaceutiche;
-          lo stesso Governo, come ricordato in premessa  è tutt’ora in possesso delle disponibilità finanziarie derivanti dalla tassazione aggiuntiva applicata sulla popolazione marchigiana per gli anni 2002-2003-2004.
 
Raccomando, infine, al Consigliere Carlo Ciccioli di preoccuparsi maggiormente dei legittimi interessi della comunità marchigiana nei confronti del Governo di centro-destra, anziché fare il propagandista della politica governativa che, anche in materia sanitaria, ha dimostrato i suoi limiti e le sue incapacità.”
 
 

07/07/2005





        
  



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