I bambini, alla “Bambinopoli” erano in tanti. Incuranti della cerimonia d’apertura (ma poi c’è stata una cerimonia ?) , delle polemiche a non finire, hanno letteralmente preso d’assalto il parco, o “Central Park” per i gerenti, o addirittura “Central Pork” come si è letto tempo fa in un “pampleth” di protesta distribuito e attaccato notte tempo su alcuni alberi antistanti l’area.

 

Forse sarà stato il fatto che era tutto gratis, forse la novità, o forse semplicemente che a San Benedetto, a tutt’oggi non c’è qualcosa di uguale ( a torto o a ragione), era tutto un brulicare di “femminucce” e “maschietti” che ci hanno dato dentro con una foga tipica dell’età.

Saranno loro, alla fin dei conti, i veri collaudatori di questa specie di “riqualificazione”,  tanto per usare un termine  diventato ormai un “must” a San Benedetto per tutto ciò che riguarda qualcosa di rifatto o rimesso a nuovo.

 

E si dice da più parti che “..vado a rifarmi un lifting..” sia oltremodo demodé. Oramai le signore di una certa età  (che se lo possono permettere) si diranno “…sì cara, sono andata a Milano, ho speso10mila euro ma, hai visto che bella < riqualificazione> facciale mi hanno fatto ? Non mi hanno tolto 10 anni di meno ?”.

 

La Srl  composta al 50% dalla “Smile” e per il restante dall’imprenditore Olivio Tomassini,  ha dunque ottenuto in affitto dal Demanio Pubblico, e non dall’Amministrazione come tiene a sottolineare l’Amministratore Evio Ridolfi, l’area per sei anni ; rinnovabile. Spesa intorno ai 9.500 euro per una distesa di quasi 2000 e passa mq.

 

Si è venuto a creare  un impianto che si distingue in giochi a pagamento e non. Le polemiche e le discussioni su quest’ultima destinazione sono note e documentabili e non sono certo alla fine. Il Ridolfi insiste nel far rilevare a chi li accusa di aver distrutto un’area patrimonio della città e di innumerevoli generazioni di cittadini “..il novanta% di quei giochi erano ormai fuori norma per le nuove disposizioni. Posso documentare di aver visto un fascio di esposti alto così alla questura sugli innumerevoli incidenti che si erano verificati negli ultimi tempi a causa di questo fatto”.

 

Quindi, via con i vecchi giochi, rimpiazzati con nuovi che rispettassero la tematiche dei vecchi, ampliandone il numero dai 10 preesistenti agli attuali 14 (tutti rigorosamente gratis). “ E tale resteranno, impegnandomi personalmente a far rispettare questa disposizione “ aggiunge il Ridolfi.

 

Quindi “la pietra dello scandalo”. Ovvero, l’installazione di altri 4/5 giochi a pagamento (5 euro a tempo illimitato) aperti ogni giorno dalle dal 4 aprile al 4 ottobre. Tra essi alcune novità quali una pista con mini automobili, un castello multi-funzionale ed altro. Il costo della “riqualificazione” dei vecchi giochi gratis sarebbe costata sui 30mila euro interamente a carico della Srl. Mentre la cifra totale d’investimento si aggirerebbe sulle 600mila e passa euro. Il caffè annesso è stato anch’esso “liftato”…..pardon. “riqualificato”.

 

Quindi, avremo bambini che giocheranno nella zona gratis con occhi malinconici rivolti verso il settore a pagamento? E dall’altra parte loro coetanei che si divertiranno con quelli a pagamento osservando boriosamente i meno “abbienti” o “fortunati” ?

 

Mah ! E quando bastava una  < biglia > o una < campana > disegnata in terra per sentirsi felici ?