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Il treno e la bicicletta: il binomio del futuro

Ascoli Piceno | Viva soddisfazione della Federazione Italiana Amici della Bicicletta, sezione di Ascoli, per gli intenti espressi dal Presidente della Provincia Massimo Rossi riguardo il ruolo chiave attribuito al trasporto integrato bici – treno.

Viva soddisfazione viene espressa dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta, sezione di Ascoli Piceno, per le dichiarazioni e gli intenti espressi dal Presidente della Provincia Massimo Rossi riguardo il ruolo chiave attribuito al trasporto integrato bici - treno.
 
L'implementazione di un sistema di intermodalità nei trasporti che integri il mezzo pubblico con quello privato "ecologico", rende possibili forme di pendolarismo più "leggere": la bicicletta può cioè servire per raggiungere la stazione di partenza dalla propria abitazione, e il posto di lavoro dalla stazione di arrivo.
 
Senza dimenticare inoltre l'altra fascia di utenza del servizio bici+treno che è costituita dal cicloturismo.
 
Sull'integrazione della bicicletta con gli altri mezzi di trasporto, si potrebbe con pochi mezzi fare tanto:
 
- Realizzare parcheggi per biciclette all'interno dei parcheggi scambiatori, al fine di permettere un vero e libero trasporto intermodale.
 
- Istituire  presso le stazioni ferroviarie, parcheggi custoditi per le biciclette, con possibilità di collocazione di servizi aggiuntivi (riparatore).
 
- Istituire un servizio a livello provinciale di noleggio gratuito di biciclette da prelevare con apposita chiave o smart-card presso le principali stazioni ferroviarie. 
 
- Richiedere l'impegno della Regione Marche a non acquistare materiale rotabile privo di posti per la bicicletta.
 
- Prevedere spazi per le biciclette anche sugli autobus e autosnodati.
 
Nel nostro territorio si fa fatica a concepire la bici come mezzo di trasporto, piuttosto viene intesa come un attrezzo ginnico. Si usa l'auto tutto il giorno, salvo poi rimediare alla vita sedentaria con un exploit di ciclismo serale o domenicale da sfinimento. Ma perché allora non rendere utile questa attività sportiva e farla diventare un mezzo che migliora la qualità della vita?
 
Per fortuna, anche tra i nostri amministratori ci sono autorevoli esponenti  che queste idee le condividono appieno… ancora troppo pochi però, perlomeno a giudicare dal grado di attenzione che i ciclisti ricevono in città dalle istituzioni !
 

01/08/2005





        
  



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