Open Sea: Ottimi risultati per la prima edizione del festival
San Benedetto del Tronto | Si è appena chiuso Open Sea, festival ideato e realizzato dalla collaborazione fra Comune di San Benedetto e AMAT con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Regione Marche.
Open Sea 2011
Con un primo bilancio più che positivo. «Se si pensa - spiega l'assessore alle politiche culturali del Comune Margherita Sorge - che insieme all'AMAT abbiamo dato seguito all'idea di Open Sea solo dopo l'insediamento della nuova amministrazione, lavorandoci poco più di un mese e con un investimento esiguo, non possiamo che essere soddisfatti. La formula dei tre giorni consecutivi e intensi ha funzionato ed è sicuramente da riproporre nei prossimi anni, magari arricchendola e aggiungendo spazi e appuntamenti. Così come ha funzionato l'esserci concentrati su proposte diverse e non scontate».
Open Sea è un festival nuovo e pieno di novità. A partire dal nome, che con la semplice traduzioni in inglese, ha spostato l'accento sull'idea di apertura al nuovo e all'inconsueto. È l'evoluzione naturale di Mareaperto, la rassegna che in cinque edizioni aveva arricchito i programmi culturali cittadini. «Ed è stato - ricorda il direttore dell'AMAT Gilberto Santini - una delle rare occasioni nelle Marche in cui mostrare in forma organica un progetto di teatro musica danza contemporanea e, con gli artisti della Piattaforma Matilde (il progetto di Regione Marche e AMAT per le nuove generazioni) a dare spazio alle proposte indipendenti della nostra regione».
«San Benedetto - conclude l'assessore Sorge - è la quinta città delle Marche per popolazione e la prima per quanto riguarda il turismo. In questi anni qui sono sbocciati diversi artisti di talento nel campo del teatro e della danza. Che, come Giulio D'Anna o Alessandro Sciarroni - solo per citarne due -, stanno acquisendo notorietà, vincono premi e si esibiscono in importanti contesti internazionali. Questo ci ha fatto riflettere sulla possibilità di pensare la nostra città anche come un laboratorio per le arti performative contemporanee. E Open Sea sembra essere la strada giusta».
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12/08/2011
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