A questo punto dovrebbe partire la musichina triste che la “Gialappa’S Band” usava per le schede dei “grandi campioni” dimenticati (come il “mitico” Brady dell’Ascoli)…

Vogliamo ricordarlo così…

 

Come direbbe Aldo, del famoso trio comico, con le mani a coppa sotto la bocca: “NON CI POSSO CREDERE!”.

 

La notizia, in Viale De Gasperi, dove abito, era trapelata ieri appena prima di pranzo.

Vuoi la vicinanza con il comune, vuoi l’alto tasso dei bene informati over settanta che bazzicano la via ed orbitano attorno al Municipio, fatto sta che dal panettiere giunge la prima velina: “O lu sa’, lu sinnache a ssa dimesse…!”.

Qualcuno sui giornali lo aveva previsto, la dipartita, ops… le dimissioni di Felicetti sono state un duro colpo per la giunta, ma da qui alle dimissioni del primo cittadino…

Voglio dire, una giunta granitica come questa può (oddio avrebbe potuto, ora) resistere a ben altri colpi.

“AO pare che il sindaco si è dimesso…”.

Nel mini Market sotto casa un altro inquietante indizio.

 

Ed il terzo indizio e quindi la prova della veridicità della notizia trapelata negli ambienti bene della San Benedetto che conta mi arriva sulle scale dell’ingresso di casa. Un mio co – inquilino conferma: “Ha sentito? Pare che il sindaco abbia rassegnato le dimissioni”.

La prima risposta che mi viene in mente sarebbe stata “ma lei come diamine fa a saperlo?”, ma poi ripiego su qualcosa di più soft: “ma saranno le solite voci…”.

“No no, ha consegnato la lettera al protocollo del Comune questa mattina”.

Il KGB era cosa da ridere. La PBI è il futuro dello spionaggio. Non ho sbagliato a scrivere è proprio PBI: Pensionati Bene Informati.

 

È stato il mio Sindaco per quasi tre anni, da tanto sono tornato a San Benedetto, e credetemi già ne sento la mancanza. Ero affezionato alla sua immagine sui giornali, che compariva un giorno si e uno no con sotto (sempre) i soliti malevoli titoli: La giunta in crisi. Oppure: San Benedetto, Giunta in Crisi. O la variante Aria di crisi in Giunta (a San Benedetto naturalmente).

 

Vogliamo ricordarlo così, con le sue forbicione buone che taglia il nastro tricolore inaugurale.

Inaugurale di quello che volete Voi. Negli ultimi tempi le sue forbici schioccavano un po’ ovunque.

Zac … zac … zac… ne sento ancora l’eco nelle orecchie.

Vogliamo ricordarlo così, a Porto d’Ascoli, con la bellissima Katia al suo fianco (e i disabili dell’associazione Chapp di fronte che lo contestavano), che inaugura il nuovo tratto di lungomare.

Vogliamo ricordarlo così, a Porto d’Ascoli, attorniato dai bambini che inaugura il Parco “Varo Ristori”.

Vogliamo ricordarlo così, a Porto d’Ascoli, con i suoi cittadini che inaugura la pista ciclabile.

Vogliamo ricordarlo così, a Porto d’Ascoli, che inaugura, con il Parroco ed il Vescovo, la piazza davanti alla parrocchia  “Cristo Re”.

Vogliamo ricordarlo così, a Porto d’Ascoli, ancora attorniato dai bambini, che inaugura il Parco Eleonora.

Vogliamo ricordarlo così, a Porto d’Ascoli… ed anche a San Benedetto, a tagliare il nastro di Viale Secondo Moretti e tra i cantieri di Viale De Gasperi a rassicurare i commerciati del posto, con un fare quasi ecumenico, che, “dopo”, si rifaranno.

 

Mi mancherà Sindaco, senza di Lei, San Benedetto, non sarà più la stessa.