San Giovanni: in scena la Contesa perfetta
Sant'Elpidio a Mare | Schiacciante successo per i rossi alla LV Contesa del Secchio, lasciate a più di 100 punti di distacco le avversarie; manifestazione riuscita, splendido il corteggio, pubblico straripante, massima lealtà in campo tra le contrade
di Pierpaolo Pierleoni

Tutti sopra al Pozzo, i rossi sono ancora campioni
Senza parole, senza storia. Rossi rossi, il grido incessante dalle tribune, ad ammutolire le altre contrade. Se ne va in archivio con un successo schiacciante per la Nobile Contrada San Giovanni, la Contesa del Secchio numero 55. Prima c'erano stati gli inviti alla calma, i timori di disordini tra le contrade, il ‘caso San Martino' e le polemiche di Città Medioevo, ad infiammare la vigilia. Poi, il campo ha detto la sua. Contesa limpida, nessuna scorrettezza, meravigliosa cornice di pubblico, e di nuovo, dopo le sei partite, rossi pronti a saltare sul pozzo per festeggiare.
Come sempre spettacolare il corteggio, con oltre 800 figuranti, tra dame, cavalieri, armati e popolani. Ospiti speciali per la 55° Contesa i figuranti della Cavalcata dell'Assunta di Fermo, in evidenza in particolare il gruppo di tamburini e musici. Per la prima volta nei panni di podestà il sindaco Alessandro Mezzanotte, accompagnato da parte della sua Giunta. Il suo predecessore, Giovanni Martinelli, chiamato invece a vestire l'abito di Capitano del Popolo. Gonfaloniere di giustizia dell'edizione 2007, Giancarlo Viozzi, sorteggiato sabato sera in Piazza Matteotti.
Come sempre spettacolare l'esibizione degli sbandieratori del gruppo storico Contesa del Secchio, poi, un po' in ritardo sulla tabella di marcia, via al cuore della rievocazione, pronti al gioco del pozzo.
Il sorteggio offre da subito un piatto ricco: San Giovanni-Sant'Elpidio, prima e seconda l'anno precedente. Dall'inizio, un test per capire chi si è presentato con i mezzi per tentare la vittoria. Il primo minuto è tutto giallo. Tre pozzi in serie, errori dall'altra parte, e Sant'Elpidio che parte a razzo. Durerà poco, il tempo che, dall'altra parte, si prendano le misure, e la marcia trionfale dei rossi ha inizio. Pozzi in serie, e subito margine tra le due squadre. Sant'Elpidio resta sotto ma reagisce, la San Giovanni concede qualche errore al tiro, ma la regolarità delle azioni premia i rossi. Finisce 102-68, e tra i contradaioli di San Giovanni inizia a respirarsi entusiasmo per una Contesa che, già dalle prime battute, parte col piede giusto. Sant'Elpidio di nuovo in campo nel secondo incontro, dove trova gli azzurri di Santa Maria. Partita di alti e bassi, gialli nettamente avanti nelle prime battute, azzurri in rimonta da metà gara. Diversi gli errori, in più occasioni squadre richiamate dal gonfaloniere per partenze anticipate e non rispetto delle linee di tiro. Finisce 94-79 per i gialli: Sant'Elpidio, se pur sconfitta dai rossi, rimane in gara, ma può solo sperare in una flessione di San Giovanni nelle partite successive.
Terza partita, e finalmente in campo i verdi di San Martino, contro gli azzurri della Magnifica Santa Maria. San Martino parte forte, nei primi minuti dà l'impressione di poter dilagare, ma inaspettata arriva una netta flessione alla distanza. Gli azzurri rientrano, ai due terzi di gara passano addirittura in vantaggio. Il punteggio rimane basso fino al termine della gara, finisce 77-75 per San Martino. Non mancano le scintille, tra giocatori e responsabili di squadra delle due contrade volano parole grosse a fine partita, ma in pochi istanti la tensione si placa. Tocca ancora ai verdi, contro la San Giovanni. Volti tirati, da una parte e dall'altra c'è la consapevolezza che con ogni probabilità la Contesa si deciderà in quei dieci minuti. Ancora una volta, San Giovanni parte piano, il primo minuto è solo ‘pozzo verde'. Dopo tre azioni, il parziale dice 15 a -3, e tra i contradaioli di San Martino si fa strada la speranza di rientrare. Ma è un'illusione. I rossi trovano il ritmo, e prendono in pugno la gara. Prestazione autoritaria, regolare, ed a metà gara il vantaggio è evidente. In tribuna, il grido ‘Rossi, rossi' sovrasta ogni voce, mentre l'Aquila di San Giovanni, pozzo dopo pozzo, attacca gli artigli al Secchio. Il finale è senza appello, ancora 102 punti per San Giovanni, 59 per San Martino.
Quando mancano solo due partite al termine, il destino della Contesa numero 55 pare già segnato. Per la straripante corazzata rossa è tempo della partita finale contro gli azzurri di Santa Maria. "Concentrati, stiamo concentrati" si sgolano i due tecnici dei rossi Menconi e Moretti. Solo uno scivolone, ormai, può lasciare speranze agli avversari. Pronti via, e ancora una volta, alle prime tre azioni, San Giovanni che non trova la strada del pozzo. Ma ormai, più che un campanello d'allarme, è un rituale. La musica, infatti, non cambia. Pozzo rosso su pozzo rosso, San Giovanni dilaga. Per gli azzurri, ormai alle corde, poco da fare, non restano che le briciole. Gli ultimi minuti sono quasi una passerella. Tutto perfetto, il risultato finale dice San Giovanni 145, Santa Maria 39. Il totale, per l'Aquila, è di 349 punti, roba da Guinness. Solo una volta, nel 2003, quando trionfò la Santa Maria, si era fatto meglio. La Contesa è finita. Esultano i rossi: per perdere il secchio, gli avversari, nell'ultima gara, dovrebbero sfiorare i 200 punti. Mai visto. Non resta che un'ultima partita, che ormai vale solo la seconda piazza. Tra Sant'Elpidio e San Martino, il clima è da amichevole. Vincono i primi, 79-71, confermando il secondo posto del 2006. Classifica immutata rispetto ad un anno fa. Alla sirena, la marea rossa straripa intorno e sopra al pozzo. Il grido ‘Rossi rossi' si alterna al coro Po-po-po-po-pooo, inno degli azzurri campioni del mondo a Berlino. Flash dei fotografi a suggellare il trionfo, cartoline di una Contesa a senso unico. Sportive, le altre contrade, si complimentano. Unanime il commento: giù il cappello, troppo forti.
E via con il corteggio per il ritorno in piazza. La salita vola leggera per i vincitori, salutati dagli applausi ai lati della strada, fino al'imbocco di Via Cunicchio, la tana dei rossi, dove splendida, esplode ancora la festa dei contradaioli al passaggio della squadra. Uno spettacolo nello spettacolo, per una manifestazione che oltre al sontuoso corteggio, all'originalità del gioco, alla storia, offre il valore aggiunto di un trasporto popolare ed un attaccamento alla Contesa che segna il vero valore aggiunto, la vera forza, rispetto alle altre rievocazioni.
Ultimo capitolo, ai piedi del palazzo comunale, con il Secchio sollevato al cielo dal Priore Mauro Presenti, imbattuto, due su due, da quando veste i panni di capocontrada. Con lui il presidente Paolo Pierleoni, il capitano Giorgio Silenzi, tutta la squadra, i due tecnici, Tommaso Menconi e Mirco Moretti, e sotto il popolo dei rossi in festa. Come un anno fa, ma stavolta, senza affanno. "Artiglia il secchio" diceva la maglia propiziatoria indossata dai giocatori alla vigilia della gara. Missione compiuta. In scena la Contesa perfetta.
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14/08/2007
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Kevin Gjergji