Una breve pausa per Ferragosto ed oggi sono tornate in auge le intricate e stucchevoli vicende che riguardano la possibile cessione della Samb da parte della famiglia Gaucci. Tramontata definitivamente l’ipotesi rappresentata dal gruppo di Giuliano Fiorini, nelle ultime ore si è fatto avanti il costruttore edile di Martinsicuro, Achille Tommolini.

 

Come è noto, la scorsa settimana l’imprenditore abruzzese, accompagnato dal suo commercialista Galli, si è incontrato a Perugia con Alessandro Gaucci e in quell’occasione sono state gettate le basi per aprire una trattativa. Le parti hanno continuato ad avere contatti e domani Tommolini inoltrerà la definitiva proposta, via fax, ad Alessandro Gaucci. Sarà ovviamente quest’ultimo, poi, a fornire una risposta all’imprenditore di Martinsicuro. In caso di riscontro positivo, si terrà un immediato incontro per definire l’accordo. Rimane sicuramente incerto il destino della trattativa con Tommolini.

 

Le stesse perplessità rilevate dalle precedenti cordate che erano interessate ad acquistare la Samb, buon’ultima quella di Fiorini, vengono riscontrate dall’imprenditore abruzzese. Da sempre tifoso della Samb, non è la prima volta che tenta la scalata alla società rossoblù. Ci provò nell’estate del 2000, poco prima dell’acquisto da parte di Luciano Gaucci, con un’estenuante trattativa aperta con i fratelli Caucci di Sant’Egidio alla Vibrata, allora proprietari del club di Viale dello Sport. In quella circostanza il tentativo andò a vuoto, ora Tommolini torna a giocare le sue chances, ma l’impresa non è delle più facili.

 

Anche perché in questa insidiosa avventura, Tommolini vorrebbe coagulare attorno a sé alcuni imprenditori sambenedettesi in modo da formare una solida struttura societaria. L’esborso finanziario è alto e il lavoro che c’è da fare, per chi rileverebbe la Samb, sarà durissimo. Oltre a formare una squadra competitiva, bisogna ricostruire un settore giovanile e rifondare un’organizzazione societaria. E’ chiaro, quindi, che non si potranno raccogliere subito importanti risultati, ma occorrerà tanta pazienza prima che qualche frutto possa maturare.

 

Ma non c’è solo Tommolini. In queste ore si sta muovendo anche il duo composto dal presidente del Pescara, Dante Paterna, e l’ex presidente del Giulianova, Umberto Mastellarini. Anche loro due stanno cercando di coinvolgere qualche imprenditore locale nel loro progetto, ma per ora Paterna non vuole scoprire fino in fondo le sue carte, anche se da alcune indiscrezioni sembra che abbia già pronta la proposta da inoltrare alla famiglia Gaucci. “Se c’è qualcuno che va a trattare con Gaucci e riesce a rilevare la Samb, e poi chiede una mia collaborazione sono pronto a farlo – afferma Paterna – Ma io con Gaucci non tratto. Per i noti fatti che riguardano il Napoli e quindi il mio Pescara, Gaucci non è un mio amico. Mi dovrò vedere con lui, da avversario, il 25 agosto al Tribunale di Napoli e fra qualche giorno al Tar del Lazio”.

 

Ma il nodo è un altro. Fino a che punto può contare Alessandro Gaucci nelle decisioni per vendere la Samb? Non è che l’ultima parola spetti nuovamente al papà Luciano? E se l’operazione Napoli non dovesse andare in porto, tutti quei giocatori che sono in esubero con il Perugia, dove andranno dirottati? Sono interrogativi che fanno riflettere, come le forti spese accumulate nella passata stagione nel bilancio della Samb.