Grottammare, un thé in tenda con i bambini Saharawi
Grottammare | Intrattenimento interculturale in piazza Carducci, mercoledì 17 agosto.
Una festa di accoglienza per i piccoli Saharawi del 2008
L'intrattenimento partirà alle ore 21.30, con lo spettacolo di giocoleria e arte di strada degli artisti del Ferrando Show, seguiranno preparazione e degustazione di thé alla maghrebina e realizzazione di tatuaggi all'henné.
L'organizzazione è curata dalla Consulta per la fratellanza tra i popoli del Comune di Grottammare, con la collaborazione dell'associazione Rio de Oro e dei suoi volontari che in queste settimane si stanno adoperando per rendere fruttuoso il soggiorno dei bambini, alternandosi negli spostamenti da e per i luoghi di assistenza e/o riabilitazione o in servizi vari all'interno della scuola di via Dante Alighieri, dove i piccoli Saharawi saranno ospiti fino a fine agosto.
La partecipazione all'iniziativa è gratuita, eventuali offerte saranno impegnate per proseguire il programma di cure e assistenza sanitaria, ad integrazione dei fondi raccolti durante il Festival nazionale dell'umorismo "Cabaret, amoremio!" equivalenti a 1280 €: «In due sole serate, questo è un risultato insperato, che ci conforta e ci incoraggia a proseguire l'impegno verso uno dei Popoli più dimenticati del pianeta - commenta il sindaco Luigi Merli - perché dimostra che anche in momenti di difficoltà come questi, le persone riescono ancora a pensare agli altri».
Il popolo Saharawi vive profugo e dimenticato da tutti nelle zone più inospitali del Sahara algerino, in attesa che gli venga riconosciuto il diritto all'autodeterminazione che rivendica da quasi 40 anni. Un diritto affermato anche da una risoluzione dell'ONU, totalmente disattesa dal governo marocchino che ha occupato le terre saharawi dopo l'abbandono della Spagna delle colonie nordafricane. L'amministrazione comunale di Grottammare, già in attivo per una serie di progetti legati al tema della pace, della cooperazione decentrata e della solidarietà internazionale, dal 1999 sostiene il popolo Saharawi nella sua attesa di avere una terra, attraverso un progetto destinato all'infanzia, in particolare, a quei bambini affetti da gravi disabilità fisiche e/o psichiche. Il progetto si sviluppa garantendo soggiorni più o meno lunghi in Italia, dai soli mesi estivi all'intero anno solare, a seconda delle patologie da trattare.
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17/08/2011
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