Ma Orsili  non ha fatto i conti con i residenti del quartiere che hanno diffuso – per mano del presidente del comitato Angelo Cardinali – una nota stampa piuttosto critica nei confronti degli amministratori.

 

“Sale unanime e assoluto il no da parte del comitato di Quartiere zona Angeli alla realizzazione del parcheggio in via Tirso. Appresa la notizia, dopo un breve istante in cui l’illusione di essere considerati abitanti degni di attenzione e rispetto da parte delle autorità comunali, alle dovute spiegazioni relative all’esecuzione dell’opera, collettivo è stato il disdegno e l’amarezza, e molte le domande sul perché chi amministra non ascolta l’opinione pubblica invece di mettere in atto piani abietti, indecorosi ma soprattutto costosi e per questo non voluti. Non è ancora comprensibile come si sia potuta approvare un’opera di tanta inutilità quando il dispendio economico necessario per la sua realizzazione: rapportando i costi e i benefici ci si chiede se vale la pena veramente concretizzare lo smembro di un declivio per rendere possibile un posteggio a terreno, lo spostamento del tragitto delle tubature idriche, per rendere possibile un posteggio a capacità limitata e insufficiente, di circa dieci auto, quando per altro esiste la possibilità di creare una strada di raccordo con via Celeste, meno complessa, meno dispendiosa, vettore per lo sfruttamento di aree di sosta già esistenti, via ed efflusso di un traffico di per se angusto.

 

Negligenza?

 

Risulta inoltre che le mura di contenimento che dovranno obbligatoriamente essere costruite attorno allo scavo non saranno solide cinture di cemento armato, come la razionalità e l’estetica impongono: verranno invece applicate delle cestiere lungi pendii.

 

Purtroppo, però, non si tratta ne di arte minimalista ne’ di anticonformismo, ne’ di estro artistico, forse per il residenti di via Tirso può andare più che bene!

 

Ma trattasi soltanto di un banale tentativo di risparmio economico sui notevoli costi necessari per la sua realizzazione, dovuto principalmente all’oneroso costo del terreno in quanto trattasi di area fabbricabile mentre nelle vicinanze ci sono terreni agricoli a costi nettamente inferiori, senza la necessità di effettuare nessun tipo di sbancamento e la costruzione dei muri di cinta.

 

Chi nelle sere d’estate va un po’ gironzolando tra le cittadine costiere e i paesetti collinari, avrà sicuramente notato come tutti, anno per anno tentino di migliorare in fatto d’immagine, operando soluzioni urbane gustose che rimangono impresse a chi le osserva, senza effettuare scempi deturpanti dal punto di vista ambientale, costa che invece a Sant’Elpidio a Mre non risulta possibile viste le idee in campo urbanistico.

 

Una situazione già precaria come quella del quartiere Angeli non può certamente sopportare un ulteriore depauperamento ambientale come quello che ci si appresta a subire. Via Angeli è uno dei tre ingressi principali del paese, ma la sua fatiscenza, tante volte denunciata, è destinata ancora a durare a lungo, visto che un tale intervento porta via fondi investibili invece per opere più utili. Evidentemente i cittadini di tale quartiere non meritano la considerazione degli amministratori visto che le proteste, la realizzazione di un Comitato di Quartiere, la disponibilità al dialogo, i solleciti fatti pervenire sono risultati vani e senza effetto.

 

Ci sia aspettava il cambiamento, la fatidica svolta, il colpo che avrebbe finalmente sovvertito l’entropia esistente, e invece, ancora una volta, ci si trova di fronte a gerarchie di opinioni incontrovertibili, a scambi d’idee impossibili, a pareri mai ascoltati. Nell’amplesso di virtù che fino ad oggi sono state esaltata e sono fondamento di tale amministrazione comunale, tra le quali la forza dei valori e la ferma decisione del cambiamento, non rientrano quelle del dialogo, dell’estetica e della ragione?”.