A Rivafiorita il jazz di qualità
Porto San Giorgio | Nicola Arigliano quartet in concerto.
Nicola Arigliano quartet
Il grande jazz sbarca a Porto San Giorgio, per riempire la notte a Rivafiorita, storica villa recentemente tornata allantico splendore. Domenica 22 agosto, di scena Nicola Arigliano, il più grande cantante di jazz che ha avuto lItalia.
Commenta lassessore al turismo, Maria Diana Fioretti: E senzaltro levento più importante dellestate sangiorgese. Una serata con il jazz di qualità che abbiamo voluto regalare ai cittadini e ai turisti, quasi a chiusura della stagione, perché questa vacanza tra noi resti tra i ricordi più belli. Nato a Squinzano, in provincia di Lecce, il 6 dicembre 1923, a 11 anni Nicola Arigliano scappa di casa e va a Milano. Fondamentale per la crescita artistica è il soggiorno milanese, che gli apre presto la via dei locali notturni. Suona allora sax, batteria e contrabbasso. Ha occasione di incontrare musicisti importanti nell'ambiente del jazz come Renato Sellani, Franco Cerri, Gianni Basso, Oscar Valdambrini e tanti altri. Inizia a cantare in ritardo, quasi per caso, incoraggiato dai colleghi più lungimiranti.
Dalla fine degli anni Sessanta il cantante attenua il suo rapporto con il mondo dello spettacolo, stanco di "dover essere di tutti in ogni momento". Nasce così; la favola dell'artista burbero e scorbutico. Ma in realtà Arigliano è una persona di grande umanità, che ha messo in primo piano altri valori al posto di fama, soldi e apparenza. In tutti questi anni ha continuato comunque a fare concerti e qualche raro disco per etichette indipendenti. Alla fine degli anni Cinquanta partecipa a Canzonissina e al Cantatutto. Nel 1964 va al Festival della canzone di Sanremo con "Venti chilometri al giorno" di Mogol-Massara. Le sue interpretazioni di "Permette signorina", "Amorevole", "I sing amore", "E' solo questione di tempo" di Pino Massara, con i versi di Pallavicini o Giorgio Calabrese, lo portano al successo. Arigliano si distingue anche con le personalissime versioni di "cover" italiane, da "Arrivederci" di Umberto Bindi a "Jessica" di Bruno Martino.
Il repertorio di Nicola Arigliano va dallo swing italiano ed americano degli anni '30, '40, '50 e '60, a tutta una serie di canzoni grottesche tipiche del suo personaggio. Di Arigliano è stato scritto: conosce la musica e passeggiando tra jazz e canzonetta rende il primo gradevolmente semplice, la seconda elegantemente raffinata. Lo fa da più di 50 anni e per nostra fortuna non ha ancora intenzione di smettere. Con Nicola Arigliano suonano il batterista Giampaolo Ascolese, Antonello Vannucchi, pianista di fiducia di innumerevoli jazzisti americani in tour in Italia e il contrabbassista Elio Tatti.
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19/08/2004
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