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Cavalcata dell'Assunta

Fermo | Interessante mostra sulle fonti storiche della Cavalcata

E’ particolarmente interessante (non solo per gli studiosi della materia) la mostra sulle “Fonti storiche della Cavalcata dell’Assunta”, aperta presso l’Oratorio di San Domenico fino al prossimo 31 agosto. In una pergamena eseguita nel 1326 (visibile e consultabile nella mostra) v’è riportata la copia di tre convenzioni di pace tra la città di Fermo ed i Castelli di Monterubbiano, Còccaro e Montotto stipulate nel corso dell’anno 1182.
 
Esse erano state scritte dopo una guerra nella quale Monterubbiano era stata sconfitta ed incendiata, tanto da doverle far accettare onerose condizioni di pace che uno storico locale (Luigi Centenni) definiva “umiliantissime”. La terza delle tre convenzioni enumera una lunga serie di queste condizioni, ed anche quella in cui Monterubbiano, Còccaro e Montotto (che erano strettamente federate tra loro) promettono con giuramento ai Consoli di Fermo, di adempiere e rispettare tali costrizioni pena il pagamento d’una ingente somma in denaro.
 
Le tre municipalità promettono anche un a sottomissione a Fermo con vicolo feudale di fedeltà (“Homnium et Fidelitatem”); di armare a loro spese un esercito a servizio di Fermo (“fecere hostem et parlamentum”); d’essere in pace od in guerra con coloro che lo fossero con Fermo; di lasciare mano libera a Fermo nel territorio compreso tra Monterubbiano, il mare e tra i fiumi Ete ed Aso. Viene altresì pattuito di trasferire 50 loro cittadini  (tra i più nobili ed importanti) all’interno della città di Fermo perché vi abitassero e ne assumessero la cittadinanza anche a nome dei loro eredi; d’innalzare e tenere esposto sulla propria Rocca per 4 giorni il vessillo di Fermo; di condonare tutti i debiti dei Fermani verso i Monterubbianesi e di rinunciare ad ogni rivalsa per i danni subiti dalle persone o dalle cose durante la guerra. Tra le condizioni di pace vi è anche l’obbligo di portare a Fermo, ogni anno in occasione della festa di Santa Maria in agosto, un Palio di bella fattura e di buona qualità (“Palium bellum et bonum”).
 
“Quest’obbligo, per il contesto in cui è collocato, assume un chiaro significato politico: l’offerta del Palio è il segno dell’atto di vassallaggio del Castello di Monterubbiano verso la città di Fermo – dicono gli esperti della Commissione storica della Cavalcata dell’Assunta – questa è anche la notizia più antica che fino ad ora si conosce relativa all’offerta di un Palio a Fermo da parte di un suo Castello nel giorno della Festa dell’Assunta”.
                                                   

19/08/2005





        
  



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