La stagione turistica 2005 va necessariamente letta in modo diverso dalle ultime stagioni estive. E’ infatti necessario fare un’analisi approfondita per capire come stanno cambiando le esigenze dei nostri turisti. Occorre rendersi conto che le disponibilità economiche si sono ristrette per le condizioni generali dell’economia del nostro Paese e questo lo si avverte maggiormente nel mese di Agosto, generalmente considerato il mese più caro.

Periodo in cui per la prima volta si nota una contrazione nella richiesta di appartamenti, camere libere negli alberghi, crisi della ristorazione e non per ultimo un calo generale dei consumi negli chalet. Non voglio fare del catastrofismo gratuito ma un’attenta autocritica da parte degli operatori turistici, delle associazioni, consorzi ed amministrazioni va fatta per rilanciare il nostro settore che ha dalla sua, una base di partenza di circa 2 milioni di presenze.

Non possiamo permetterci di disperdere questo patrimonio per non compromettere il futuro della Riviera delle Palme. Abbiamo bisogno di azioni decise per rilanciare il nostro territorio. In particolare:

1) PRG, grande opportunità per la nostra città Definizione chiara di città turistica attraverso il rilancio dell’edilizia ricettiva in quelle aree ancora non edificate prevedendo premi di volumetria legandoli a vincoli ambientali che rispettino anche la destinazione d’uso.
Una razionale riqualificazione delle strutture ricettive per una maggiore offerta della qualità dei servizi

2) Riqualificazione del porto attraverso insediamenti commerciali e turistici compatibili con il rispetto del contesto e vocazione portuale (vedi Porto di Genova) per un rilancio definitivo ed integrato del centro di San Benedetto ed una valorizzazione dell’area del porto turistico. Un potenziamento degli scambi turistici e commerciali con l’altra sponda dell’Adriatico.

3) Area Sentina . Valorizzazione e tutela sotto il profilo ambientale e dare luogo , come previsto dal protocollo d’intesa con il Comune di Ascoli, alla realizzazione di un grande parco urbano provvisto di piste ciclabili, piste per jogging e recupero dei casolari per attrezzarli a scopi didattici con le cosiddette aule azzurre e verdi, quindi con la specializzazione alla agricoltura ed alla pesca.

Il tutto per offrire un servizio turistico attento alla crescente sensibilità ecologista del turista di oggi. Integrare il pacchetto che prevederà in futuro il Parco Marino e la principale caratteristica della nostra provincia che è l’unica in Italia sul cui territorio insistono ben due Parchi Nazionali, Monti della Laga – Gran Sasso e dei Sibillini. Rilancio del turismo sportivo attraverso una rete di piste ciclabili che colleghino l’entro terra alla costa perché una qualificazione anche in questo senso della nostra offerta è una caratteristica che in altre realtà si sta dimostrando una scelta vincente.

A questo va aggiunta la necessità di individuare eventi capaci di promuovere la nostra riviera anche nei periodi dell’anno non tradizionalmente definiti turistici. In questo contesto va rilanciata anche e definitivamente la scelta del turismo congressuale. E’ necessario procedere alla riqualificazione del Palacongressi che deve rimanere la struttura principe attorno alla quale pianificare eventi. La complessità degli interventi richiede, infine, una qualificazione del rapporto tra la formazione professionale ai vari livelli con l’insediamento delle facoltà universitarie.

In altre parole è necessario provvedere ad una formazione professionale sempre più avanzata e sempre più capace di interpretare le sfide che un turismo moderno ci impone, così come credo sia ora di affrontare la razionalizzazione del sistema di Comunicazione e Promozione dell’intera Riviera delle Palme.

E’ finita l’epoca delle sovrapposizioni di interventi, delle rivalità tra piccole strutture ma è necessario avere uno sguardo d’insieme capace di promuover ogni aspetto della nostra offerta turistica. Occorre entrare nell’ottica che i grandi problemi si risolvono con la razionalizzazione delle politiche di intervento e non con l’attività singola di un solo territorio. Credo sia auspicabile un lavoro per realizzare una riflessione congiunta con le altre Regioni italiane e transfrontaliere sul ruolo turistico ed il rilancio dell’intera area Adriatica. Il convegno dovrebbe proprio svolgersi a San Benedetto perché riteniamo che il nostro territorio sia la sintesi di tutte le bellezze e le prerogative dell’intera area.

* Operatore Turistico