Il contagio di Allevi
San Benedetto del Tronto | "Non ci siamo cascati con la storia dei posti "riservati"..."
di Pier Giorgio Camaioni
...Eppure per rendere la performance credibile avevano perfino incollato i numeri sui braccioli.
Mentre circolava il lunghissimo elenco di presidenti sindaci assessori consiglieri notabili vescovi sponsor papaveri.
"A ciascuno il suo"...scranno.
Il popolo, invece, ai bordi: in piedi, dietro i cespugli, sotto gli oleandri coi moschini, spinti contro le transenne, il collo nella ringhiera.
Ma non ci siamo cascati : con l'occulta regìa di Contagio, 'sta biennaletta che ci ha commosso con la sua bravura, abbiamo interpretato da dio la parte di chi protesta. Senza le prove pomeridiane, abbiamo recitato l'invasione: calandoci d'istinto nei personaggi, alzando la voce, imprecando, spingendo, okkupando, sudando...
Conquistato il posto 63-terza fila, non contento salto in prima, al centro, posto numero 9, quello del re. Al quintetto potrei girare gli spartiti, ad Allevi spolverare la coda ( del piano ).
Mi sento sottosegretario-presidente-vescovo-sindaco, mentre gusto golosamente il "Contagio di Allevi". Come i "potenti" che - abusivamente e sempre - si godono gli spettacoli in prima fila.
Lo stesso Allevi, fanciullo stupito, suona meglio di sempre.
Tutti artisti, dovrebbero pagarci.
Un Contagio dopo l'altro. Non provate a vaccinarci.
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19/08/2006
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