Tornano i "Teatri Invisibili"
San Benedetto del Tronto | La rassegna teatrale parte dal 31 agosto per terminare il 23 settembre."Anche per questa tredicesima edizione- dice Piergiorgio Cinì, uno degli organizzatori- proponiamo spettacoli di grande livello ed ottima qualità"
di Marco Braccetti
La rassegna che ormai da tredici anni propone spettacoli di qualità torna ad appassionate gli amanti del buon teatro. Stiamo parlando dei "Teatri Invisibili". L'intero cartellone, dieci serate in tutto, è curato dal Laboratorio Teatrale Re Nudo e patrocinato dai comuni di San Benedetto del Tronto e Grottammare. Le serate, che partono dal 31 agosto per terminare il 23 settembre, si svolgeranno presso il sambenedettese Teatro dell'Olmo ed il grottammarese Teatro dell'Arancio, (ad eccezione della prima serata-31 agosto- che vedrà Debora Marconi, con il suo Colmi lazzi scherzi e inerzie, esibirsi alla Palazzina Azzurra).
L'evento è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa alla presenza degli assessori Margherita Sorge ed Enrico Piergallini e di Piergiorgio Cinì del Laboratorio Teatrale Re Nudo.
"Questa manifestazione ha ospitato nel corso degli anni i migliori rappresentanti del teatro italiano-sottolinea orgoglioso Cinì- Anche per questa tredicesima edizione proponiamo spettacoli di grande livello ed ottima qualità"
L'Assessore Sorge pone l'accento sull'importanza territoriale di questa iniziativa: "I teatri invisibili sono fortemente consolidati nel nostro territorio e possiamo dire che l'obiettivo che si erano prefissati inizialmente, quello di far conoscere il teatro di qualità, sia ormai raggiunto".
La dottoressa Sorge non nasconde la necessità di trovare presto una nuova location per questa rassegna: "Il teatro dell'Olmo è una struttura straordinaria, ma troppo piccola per poter ospitare al meglio un evento così importante". Ecco dunque che gli eterni lavori al Teatro Concordia tornano prepotentemente in argomento: "Tutta la città spera di riaverlo al più preso- continua l'Assessore alla Cultura- Entro i primi mesi del 2008 ci sarà l'inaugurazione...e sarà un'inaugurazione alla grande!"
L'Assessore Piergallini si soffermai sui temi trattati dagli spettacoli in programma: la precarietà del lavoro, gli incidenti sui luoghi di lavoro, la condizione della donna. "Sono tematiche ustionanti- commenta- Oggi l'arte si rifugia nell'edonismo e nel disimpegno. Non è da tutti mettere in sena degli spettacoli con questi temi. Sono certo che il pubblico trarrà sicuramente molti spunti di riflessione. Con l'Assessore Sorge stiamo portando avanti delle idee per fare cultura in modo diverso nel nostro territorio. Una collaborazione tra San Benedetto e Grottammare che spero vada aventi nel tempo".
Il programma dettagliato della rassegna, con tutti gli spettacoli brevemente commentati, è disponibile in allegato. Il biglietto per ogni singolo spettacolo ha un costo di 8 Euro.
Per info: www.teatriinvisibili.splinder.com
TEATRI INVISIBILI 2007
Ecco gli spettacoli in programma:
DEBORA MANCINI (venerdì 31 agosto- Palazzina Azzurra, ore 21:30)
Colmi lazzi scherzi e inezie
Spettacolo comico-musicale durante il quale i protagonisti saranno messi a dura prova per poter accontentare un pubblico che a teatro vorrebbe ridere, pensare, riflettere, soffrire, stupire.
ANDREA COSENTINO ( giovedì 6 settembre- Teatro dell'Arancia, ore 21:30)
Avanspettacolo della crudeltà
E' avanspettacolo in senso affettivo. La libertà e la frammentarietà e i colori vogliono essere un omaggio a un'arte povera, al contempo ingenua e sapiente, popolare nelle ambizioni e sofisticata negli strumenti. Ma è avanspettacolo anche in senso letterale, qualcosa che viene prima dello spettacolo vero e proprio. Esposizione dell'incompiuto, processo creativo esibito un attimo prima che diventi forma, strutture drammaturgiche denudate come gesto estremo e paradossale di pudore.
BABILONIA TEATRI (venerdì 7 settembre-Teatro dell'Arancia, ore 21:30)
Underwork
Lo spettacolo Underwork non ha nessuna pretesa informativa sul tema del lavoro precario. Non condanna, non spiega, non dà soluzioni. Fotografa una situazione di incertezza facendo procedere parallelamente due modi narrativi: da una parte c'è la leggerezza del dolce far nulla rappresentata in scena dalle vasche da bagno, dalla musica di Liza Minelli, dalla pioggia di monetine, dal lussuoso fondale di broccato d'oro, dall'altra il vero centro dello spettacolo rappresentato da un recitato scarno ed incisivo. Frasi corte e serrate, supportate da un incipit forte e caratterizzante, una sorta di poesia senza rima né armonia.
SCENA VERTICALE (domenica 9 settembre- Teatro dell'Arancia, ore 21:30)
Dissonorata
Spesso, ascoltando le storie drammatiche di donne dei paesi musulmani, mi capita di sentire l'eco di altre storie. Storie di donne calabresi dell'inizio del secolo scorso, o della fine del secolo scorso, o di oggi. Quando il lutto per le vedove durava tutta la vita. Per le figlie, anni e anni. Le donne vestivano quasi tutte di nero, compreso una specie di chador sulla testa, anche in piena estate. Donne vittime della legge degli uomini, schiave di un padre-padrone. E il delitto d'onore era talmente diffuso che una legge apposita quasi lo depenalizzava. Partendo dalla "piccola" ma emblematica storia di una donna calabrese, lo spettacolo offre lo spunto per una riflessione sulla condizione della donna in generale. Parlando del proprio villaggio, parla della condizione della donna nel villaggio globale.
SYNERGIE TEATRALI (giovedì 13 settembre- Teatro dell'Olmo, ore 21:30)
Decameron e dintorni
Stefano Artissunch presenta cinque novelle del "Decameron" di Boccaccio, con intermezzi di poesie del trecento da Guido Cavalcanti a Cecco Angiolieri, da Cecco D'Ascoli a Dante Alighieri, il tutto punteggiato dalle musiche in flauto dolce curate dal maestro Gianpaolo Corradetti.Il Decameron ha grande forza espressiva e comunicativa, con significativa spinta all'erotismo bucolico del tempo; il particolare taglio umoristico condito a tinte tragiche rafforza il realismo e le passioni dei personaggi. L'opera narra di un gruppo di giovani che, per sfuggire alla peste diffusasi nel 1348 a Firenze, si isolano in un luogo fuori città e passano il tempo raccontandosi novelle. Artissunch interpreta e si immedesima nei personaggi delle novelle, facendoli vivere a tutto tondo.
GIORGIO FELICETTI (venerdì 14 settembre- Teatro dell'Arancio, ore 21:30)
Vita d'Adriano. Memorie di un cecchettaro nella neve
La storia di una fabbrica, la Officine Meccaniche Cecchetti di Civitanova Marche, dove, in 90 anni, hanno lavorato 50.000 persone. È la storia di un operaio. È la storia di due compagni che, insieme, attraversano la storia di mezzo ‘900. E aspettano. È la storia di una attesa. Di un treno. Un treno senza orario.
La Fabbrica Cecchetti è stata una delle più importanti fabbriche italiane per la costruzione e la riparazione di carri e carrozze ferroviarie. Raccontare della Cecchetti vuol dire parlare del lavoro di fabbrica di tutto il '900 italiano: le condizioni di lavoro, la presa di coscienza di appartenere ad una "classe", quella dei "cecchettari", i pericoli e gli incidenti sul lavoro, gli scioperi, i licenziamenti, la chiusura, avvenuta nel 1994, per mancanza di commesse a causa di una presenza terribile all'interno della Fabbrica, l'amianto. Protagonista del racconto è un operaio di nome Adriano, che, ironia della sorte, si chiama come il suo padrone, Adriano Cecchetti, figura mitizzata di buona razza padrona. E sono proprio i ricordi dell'operaio Adriano a scandire i ritmi e i tempi del racconto.
‘O ZOO NO (sabato 15 settembre- Teatro dell'Olmo, ore 21:30)
Lady Godiva. Via Serived non esiste
Una delle più grandi fonti d'ispirazione letteraria per il cinema degli ultimi vent'anni è sicuramente l'opera di Philip Kindred Dick. Film multimiliardari come Blade Runner, Matrix, Truman Show, Total Recall, Minority Report devono moltissimo ai romanzi e racconti dell'autore americano. Tuttavia esiste una certa atmosfera nelle opere di Dick che riporta ad un'immagine povera della fantascienza, all'idea che il progresso tecnologico sia solo una facciata distraente messa davanti a problemi umani che esisteranno sempre. Lady Godiva estrae alcuni temi e personaggi fondamentali dell'unica sceneggiatura scritta da Philip Dick e tratta dal suo romanzo: Ubik. Il film che ne doveva nascere non è mai stato girato.
PAOLA CHIAMA (Sabato 15 settembre-Teatro dell'Olmo, ore 22:30)
Ring around a rosy
Hai mai incontrato la morte? La paura della morte. Hai provato la paura della morte? Sai a cosa somiglia? E La vergogna? Ho sognato di essere senza mutande. Un modo speciale di essere indifesi. Uno sguardo morboso su una nudità ridicola. Cosa c'entra il desiderio? Il desiderio negato diventa torbido. Schifoso, come le piaghe, i bubboni, le rose della peste. Ricordo una volta che le mie gambe erano ricoperte di croste nere, come fossero di legno bruciato, e ferite rosse di carne e di sangue. Le guardavo dall'alto. Le cosce erano aperte e i piedi si toccavano a formare un triangolo. Nei miei sogni è sempre buio. Sempre notte. Una presenza nel buio rompe il silenzio.
KOREKANE' (domenica 16 settembre- Teatro dell'Olmo, ore 21:30)
In quiete
Abbiamo deciso di affrontare questo lavoro con la curiosità di indagare, ancora una volta, nei meandri della mente, dentro quel male costante che ci fa dire tutti i giorni che stiamo bene anche se non è vero, perché quell'inquietudine è talmente presente che spesso ce la dimentichiamo.
Da dove viene questa inquietudine?
Non abbiamo cercato una risposta a questo interrogativo, solo abbiamo cercato di tradurlo in immagini, in poesia, in una cosa che ha a che fare col teatro insomma. Stavamo cercando, vagando senza meta, poi è arrivato il film, inaspettato, al momento giusto, e ci ha indicato la strada da percorrere.
"Sussurri e grida" è un pretesto, ci ha dato una collocazione spazio temporale, ci ha dato dei personaggi da abitare e una situazione da vivere molto semplice: Agnese sta morendo (o forse è già morta) e al suo capezzale si riuniscono le sue due sorelle, Emma e Maria, il prete chiamato a svolgere le funzioni del caso e la governante, che è l'unica vera compagna di Agnese.
LABORATORIO TEATRALE RE NUDO (domenica 23 settembre- Teatro dell'Olmo, ore 21:30)
Mille e un naufragio
Il capitano di un vecchio battello è al suo ultimo viaggio. Sottocoperta un carico di uomini, donne, bambini aspetta di arrivare alle coste italiane. Sindbad è un marinaio che ha visto mille oceani e altrettante tempeste, ma anche le migrazioni primonovecentesche verso le Americhe. È lui a portare i migranti di oggi verso il loro sogno europeo. E loro, questi nuovi migranti, riempiono il suo racconto di nuovi racconti, di sogni, di incoscienti atti di coraggio.
Fra echi biblici e leggende di mare una storia senza tempo calata nelle vicende di oggi
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21/08/2007
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