Pornodiva, una professione rispettabile
Tortoreto | Sofia Gucci: "Da quando ho iniziato la carriera di pornodiva, mi sento rispettata come donna e come artista, molto di più di quando lavoravo nel mondo della moda ..."
di Paride Travaglini
Sofia Gucci
"Da quando ho iniziato la carriera di pornodiva, mi sento rispettata come donna e come artista, molto di più di quando lavoravo nel mondo della moda dove ero continuamente sottoposta a ricatti di tipo sessuale". A sostenerlo è Sofia Gucci, madrina di Erotika Tour 2007. La pornodiva rumena ventunenne, che vive a Roma da otto anni, vanta un carnet di 6 film a luci rosse ed un'importante esperienza come fotomodella anche per una nota casa di cosmetici.
"Quando lavoravo nella moda e nella pubblicità - spiega la Gucci - dovevo continuamente difendermi da richieste esplicite di prestazioni sessuali in cambio di contratti e offerte di lavoro. Mentre ora che ho deciso di dedicarmi al settore hard, riesco con più facilità a tenere separata la mia vita professionale dalle mie scelte private. So che può apparire paradossale - continua la sexi star - ma il mondo della pornografia è molto più serio di tanti altri ambienti dello spettacolo dove spesso regna confusione e poca chiarezza.
Da quando lavoro nei set a luci rosse e mi esibisco nei locali, mi sento più valorizzata come professionista e rispettata come donna anche dal pubblico. Molti dei miei ammiratori mi considerano quasi una "dea irraggiungibile" da venerare a distanza sul palco.Tra i gesti più eclatanti mi è rimasto impresso quello di un ragazzo veneto che ha deciso di portarmi sempre con sè facendosi tatuare la mia immagine sul braccio".
Anche Katia Morgano, 31 anni ex segretaria con contratti a termine a Milano, difende la professione di pornodiva. "Ci sono ancora troppi pregiudizi nei confronti di un'attività come la nostra che è comunque un lavoro con una sua dignità e regole ben precise. Dopo anni di precariato - spiega - ho finalmente trovato una stabilità economica che mi consente di non far mancare nulla ai miei due figli di 4 e 12 anni. Con loro ho un rapporto di assoluta sincerità: sanno in cosa consiste il mio lavoro e non se ne vergognano".
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21/08/2007
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