Rispetto alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi a mezzo stampa dal capogruppo dell’opposizione nel consiglio comunale di Castel di Lama, in relazione alle vicende della  Truentina Calcio, il Vicesindaco Alessandro Corradetti, vera e propria “bandiera” della squadra per otto anni, tiene a precisare quanto segue :

“ Quelle affermazioni in cui, dopo quello che ho fatto per la società e la squadra in passato e nell’ultima stagione mi si accusa addirittura di fuga – sono gratuite, inesatte e inammissibili. Nonostante le note traversie della società lamense, e proprio per non abbandonare la Truentina nel momento di maggiore difficoltà e bisogno, mi sono impegnato per sostenere la squadra e tutto il gruppo, svolgendo non solo il ruolo di giocatore e  capitano, ma anche quello di autista dei ragazzi in alcune trasferte, dirigente e accompagnatore. Tutti i componenti del gruppo poi – continua Corradetti - hanno dato il cuore per la Truentina, cercando di portare a termine il proprio compito con dignità e coraggio, e fino all’ultima gara. Come fa allora il capogruppo di minoranza, a rilasciare dichiarazioni come quelle, senza conoscere i fatti e senza  aver dato mai un contributo personale per affrontare sia le questioni sportive che quelle occupazionali, ad esse collegate?. “

Per il vicesindaco di Castel di Lama, il consigliere dell’opposizione invece di stare “solo e semplicemente ad osservare quanto avviene, soprattutto di negativo e per una gloriosa squadra di calcio che nel 2006  festeggierà i 60 anni dalla sua fondazione - per poi criticare senza costrutto, dovrebbe avanzare delle proposte e collaborare maggiormente con l’Amministrazione comunale  per risolvere i problemi del paese nell’interesse di tutta la comunità.”

Corradetti ricorda infine che sia lui che tutta la Giunta lamense, guidata dal sindaco Patrizia Rossini, stanno lavorando in questi giorni per cercare di trovare delle soluzioni  ai problemi della società, e garantire così un futuro alla Truentina. Alcuni incontri con imprenditori della zona si sono già tenuti e altri se ne terranno presto per raggiungere l’obiettivo di salvare non solo la prima squadra ma tutto il patrimonio rappresentato dalle formazioni giovanili e dalla scuola calcio di Castel di Lama.