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Il Centro Alzheimer ed il balletto dei numeri. . . ne manca uno, il costo!

San Benedetto del Tronto | Felicetti: "Sollecitato dal “ping pong“ che da alcuni giorni viene proposto sulla stampa locale circa il numero di soggetti affetti da questa patologia nell’Ambito 21, mi preme aggiungere, quale dirigente politico,una riflessione".

di Prof. Antonio Felicetti *


Sollecitato dal “ping pong“ che da alcuni giorni viene proposto sulla stampa locale circa il numero di soggetti affetti da questa patologia nell’Ambito 21, mi preme aggiungere ,quale dirigente politico,una riflessione .
Premesso che è stato un atto qualificante della Giunta Martinelli aver per lo meno scelto la gara per attivare questo nuovo servizio . Tutti gli altri servizi sociali sono stati assegnati a trattativa privata !

In occasione della proposta di questo progetto io feci notare all’Assessore di riferimento di riflettere sull’opportunità di caricare il comune anche di questa ulteriore incombenza .

Il progetto “ Centro diurno per pazienti con morbo di Alzheimer “ prevede una spesa complessiva di oltre 220 mila euro in compartecipazione al 50% con l’ASL per assistere 18 soggetti; circa € 12.000 costo assistenza-paziente annuo , la metà a carico del nostro comune .
Leggiamo che nell’Ambito 21 di pazienti affetti da questo grave morbo se ne contano, secondo stime minimali, più di 500 !

Supponiamo che soltanto la metà (oltre 250 ) abbia bisogno di questa forma di assistenza .
• E’ in grado il nostro comune di caricarsi di un’ulteriore spesa sociale di oltre un milione di euro all’anno?

Il sociale è un settore dove l’incentivazione all’apertura di nuovi varchi è quotidiano,sia da parte dello Stato che della Regione, oltre naturalmente dalle sollecitazioni del contesto locale. Ma non basta assicurare contributi parziali, come in questo caso da parte dell’ASL, per aprire nuovi centri finalizzati a questa o quella patologia, a questo o a quello stato di disagio.

I Repubblicani hanno sempre sostenuto e continuano a sostenere che occorre recuperare una politica per l’impegno della famiglia, avvertendo la collettività che non è possibile dare tutto a tutti, senza una verifica seria della compatibilità con le risorse. Né è pensabile che San Benedetto possa diventare il centro di risoluzione di tutti i problemi di un interland che tacitamente ci ha già delegato una miriade di compiti,ma non contribuisce, se non marginalmente, a risolverli.

*V.Segretario Regionale PRI.

22/08/2006





        
  



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