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Goethe e Mozart, la ‘strana’ coppia in viaggio verso Jesi

| JESI - La commedia musicale venne rappresentata a Weimar nel 1797, in piena epoca dei lumi

Siamo nell’agosto 1763: Mozart ha sette anni e Goethe quattordici. La scena è Francoforte, dove Mozart e la sorella Marianna, detta Nannerl, fanno tappa nel corso di una tournée europea da bambini prodigio. Si fermano a Francoforte per un concerto che visto il successo viene replicato altre tre volte. Erano concerti di quelli che Leopold Mozart organizzava per fare cassa e che somigliavano pericolosamente a un’esibizione circense. Tra il pubblico di uno di quei concerti c’è anche un ragazzino che rimane molto colpito. Si chiama Johann Wolfgang von Goethe.

A quattordici anni Goethe vide e ascoltò Mozart suonare. E ne rimase così colpito da ricordarselo per tutta la vita. Per anni, in seguito, si tenne al corrente degli sviluppi della carriera di Mozart e ne fece il suo ideale assoluto di genio applicato alla Musica.

Di questo incontro mancato, narra quest’anno il Festival Pergolesi Spontini – dedicato in primis nella sua sesta edizione ai legami musicali tra il genio salisburghese e i due grandi compositori marchigiani. Collegati a Johan Wolfang Goethe, saranno in particolare due nuovi allestimenti del Festival, quello inaugurale (“Le avventure teatrali”) e l’appuntamento conclusivo a Monte San Vito, dal titolo “Wolfgang & Wolfgang” dello scrittore e giornalista Roberto Alajmo.

Dell’autore del “Faust” e de “I dolori del giovane Werther” pochi sanno che scrisse assieme a Vulpius anche il testo di una commedia musicale dal titolo “Theatralische Abentheuer” (Le avventure teatrali) prendendo la musica a prestito da Mozart e Domenico Cimarosa. Ebbene, per la prima volta in tempi moderni, il Festival metterà in scena l’1 e 3 settembre nell’elegante cornice del Teatro Pergolesi di Jesi questo Singspiel, ossia lavoro teatrale in parte cantato ed in parte parlato. Esso fu concepito da Goethe durante un soggiorno romano, quando assistette ad una delle tante operine di Cimarosa su avventure e disavventure nella messa in scena di un’opera ricca di spunti satirici su personaggi dell’epoca. Goethe pensò di espanderlo in una commedia satirica in due atti e di “rubacchiare” la musica anche da “Il maestro di cappella” di Mozart.

La commedia musicale venne rappresentata a Weimar nel 1797, in piena epoca dei lumi; ebbe successo, dicono le cronache; girò per teatri e teatrini della Germania all’inizio dell’Ottocento; poi, prevalse l’opera romantica e scomparì dal giro. Jean-Yves Aizic ne ha approntato l’edizione critica che sarà rappresentata appunto a Jesi, su Edizioni della Fondazione Pergolesi Spontini.


INFO: Tel. +39 0731 202944 – info@fpsjesi.com www.fondazionepergolesispontini.com

23/08/2006





        
  



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