Muore il professore Giammario Sgattoni, una delle voci più autorevoli della cultura teramana
Teramo | Indimenticabile il suo contributo spirituale, intellettuale e morale elargito ai giovani Teramani. Il pensiero del Sindaco Gianni Chiodi e l'istituzione di un Premio "Giammario Sgattoni".Il 24 agosto 2007 i funerali alle 10.30 nella chiesa del Sacro Cuore
di Nicola Facciolini
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Marcello Sgattoni
I Teramani salutano il loro Giammario, una delle voci più carismatiche ed autorevoli della cultura teramana, abruzzese e italiana. E' salito al Cielo, nella notte del 22 agosto 2007, quasi per ottemperare a un appuntamento improcastinabile, l'amico professore Giammario Sgattoni.
E' scomparso all'ospedale "Mazzini" di Teramo al termine di una lunga malattia. Il prof. Sgattoni, notissimo uomo di cultura e autentica "leva" della vita intellettuale aprutina, lascia la moglie Anna Maria, la figlia Laura, la sorella Clotilde, i fratelli Ginesio e Marcello, cui va tutto il sincero cordoglio dell'amico giornalista Nicola Facciolini. Giammario è stato un autentico professore, amava insegnare e studiare, attento ricercatore della Cultura del territorio, era un "reattore" della vita intellettuale per i giovani teramani.
Nel bel volume del prof. Lucio De Marcellis, "Fernando Aurini - Memorie d'Abruzzo", possiamo trovare articoli e foto che testimoniano il legame profondo dell'amico Sgattoni con la sua amata città. "Giornalista, scrittore e poeta - lo ricorda Lucio De Marcellis nel suo libro - Giammario ha collaborato con vari quotidiani, periodici e con la Rai. E' stato condirettore, con Giannageli e Rosato, della rivista di cultura e d'arte Dimensioni. Autore di svariati articoli e pubblicazioni nonché dei soggetti e testi di vari documentari, in qualità di responsabile dell'ufficio stampa e propaganda dell'Ente provinciale per il turismo di Teramo e vice-direttore dello stesso ente, ha organizzato convegni e rassegne".
Funzionario dell'Ente Provinciale per il Turismo, Sgattoni è stata sicuramente tra le voci più autorevoli ed influenti del panorama culturale. Noto in tutta l'Abruzzo ma anche al di fuori della Regione, ha tessuto una fitta trama di relazioni con intellettuali e letterati di tutta Italia ed è stato uno dei protagonisti della vita cittadina degli ultimi decenni, tra gli ideatori e fondatori del Premio Teramo per un Racconto inedito, di cui era ancora giurato, e del Circolo Universitario Teramano (CUT), creato nel 1959. Il Sindaco di Teramo, Gianni Chiodi, ricorda il professore scomparso: "La morte di Giammario Sgattoni priva la nostra città di una voce e di una intelligenza cui abbiamo sempre guardato con ammirazione e gratitudine.
Mi unisco al dolore dei familiari, ai quali esprimo il profondo cordoglio, e rappresento il sentimento dell'intera città che oggi piange uno dei suoi più affezionati ed attenti figli. Sarebbe lungo elencare le occasioni in cui Giammario Sgattoni ha posto il suo impareggiabile contributo intellettuale a disposizione del Comune di Teramo, tra l'altro spesso con esemplare e generosissima liberalità.
Tra tutte, però, non possiamo non ricordare il contributo essenziale per l'ideazione, la nascita, l'organizzazione e l'affermazione del Premio Teramo per un Racconto inedito, al punto che sappiamo di affermare il vero quando sottolineiamo che senza l'impegno, la convinzione e le conoscenze che Sgattoni vantava nel panorama letterario e giornalistico nazionale, la manifestazione non avrebbe trovato fortuna. Giammario Sgattoni era intellettuale dallo straordinario ventaglio di competenze e dalla profondissima cultura.
Ritengo giusto sottolineare, in questa sede, l'amore straordinario che egli nutriva per la sua città; un amore che gli permetteva di conservare uno sguardo speciale, quasi incantato e sicuramente incapace di accenti negativi, e che riversava su tutti con quel suo stile al tempo stesso semplice eppure solenne. Teramo perde un intellettuale ed un cittadino che con la sua opera e la sua attenzione le ha dato lustro. Mancherà a questa città e mancherà anche a chi ha avuto in lui un riferimento esemplare".
I funerali si svolgeranno domani mattina alle 10.30 nella chiesa del Sacro Cuore di via Pannella. In un'intervista rilasciata alla rivista abruzzese Vario, alla domanda su che cosa fosse Teramo, il prof. Giammario Sgattoni rispondeva: "Teramo è una lunga memoria, una volta maculata di verde e di capolavori, magari umili nella loro compattezza, nello stare accalcati nel loro fiato umano, ma qui e là sublimati da scatti d'orgoglio, di bellezza e di nequizie; oggi purtroppo un trantran omologato a una regione e ad un Paese illusi di godimenti e di fervore ed invece immiseriti in una quotidianità pedestre, nella quale i sogni e le accensioni umane sono sempre più vilipesi, e si cerca giorno dopo giorno la tavola che ci sostenga nel mare in burrasca".
I teramani chiedono l'istituzione di uno speciale premio letterario alla memoria dell'illustre professore scomparso e la titolazione di una piazza di Teramo: è il minimo che possiamo tributare a questo nostro illustre concittadino.
E' scomparso all'ospedale "Mazzini" di Teramo al termine di una lunga malattia. Il prof. Sgattoni, notissimo uomo di cultura e autentica "leva" della vita intellettuale aprutina, lascia la moglie Anna Maria, la figlia Laura, la sorella Clotilde, i fratelli Ginesio e Marcello, cui va tutto il sincero cordoglio dell'amico giornalista Nicola Facciolini. Giammario è stato un autentico professore, amava insegnare e studiare, attento ricercatore della Cultura del territorio, era un "reattore" della vita intellettuale per i giovani teramani.
Nel bel volume del prof. Lucio De Marcellis, "Fernando Aurini - Memorie d'Abruzzo", possiamo trovare articoli e foto che testimoniano il legame profondo dell'amico Sgattoni con la sua amata città. "Giornalista, scrittore e poeta - lo ricorda Lucio De Marcellis nel suo libro - Giammario ha collaborato con vari quotidiani, periodici e con la Rai. E' stato condirettore, con Giannageli e Rosato, della rivista di cultura e d'arte Dimensioni. Autore di svariati articoli e pubblicazioni nonché dei soggetti e testi di vari documentari, in qualità di responsabile dell'ufficio stampa e propaganda dell'Ente provinciale per il turismo di Teramo e vice-direttore dello stesso ente, ha organizzato convegni e rassegne".
Funzionario dell'Ente Provinciale per il Turismo, Sgattoni è stata sicuramente tra le voci più autorevoli ed influenti del panorama culturale. Noto in tutta l'Abruzzo ma anche al di fuori della Regione, ha tessuto una fitta trama di relazioni con intellettuali e letterati di tutta Italia ed è stato uno dei protagonisti della vita cittadina degli ultimi decenni, tra gli ideatori e fondatori del Premio Teramo per un Racconto inedito, di cui era ancora giurato, e del Circolo Universitario Teramano (CUT), creato nel 1959. Il Sindaco di Teramo, Gianni Chiodi, ricorda il professore scomparso: "La morte di Giammario Sgattoni priva la nostra città di una voce e di una intelligenza cui abbiamo sempre guardato con ammirazione e gratitudine.
Mi unisco al dolore dei familiari, ai quali esprimo il profondo cordoglio, e rappresento il sentimento dell'intera città che oggi piange uno dei suoi più affezionati ed attenti figli. Sarebbe lungo elencare le occasioni in cui Giammario Sgattoni ha posto il suo impareggiabile contributo intellettuale a disposizione del Comune di Teramo, tra l'altro spesso con esemplare e generosissima liberalità.
Tra tutte, però, non possiamo non ricordare il contributo essenziale per l'ideazione, la nascita, l'organizzazione e l'affermazione del Premio Teramo per un Racconto inedito, al punto che sappiamo di affermare il vero quando sottolineiamo che senza l'impegno, la convinzione e le conoscenze che Sgattoni vantava nel panorama letterario e giornalistico nazionale, la manifestazione non avrebbe trovato fortuna. Giammario Sgattoni era intellettuale dallo straordinario ventaglio di competenze e dalla profondissima cultura.
Ritengo giusto sottolineare, in questa sede, l'amore straordinario che egli nutriva per la sua città; un amore che gli permetteva di conservare uno sguardo speciale, quasi incantato e sicuramente incapace di accenti negativi, e che riversava su tutti con quel suo stile al tempo stesso semplice eppure solenne. Teramo perde un intellettuale ed un cittadino che con la sua opera e la sua attenzione le ha dato lustro. Mancherà a questa città e mancherà anche a chi ha avuto in lui un riferimento esemplare".
I funerali si svolgeranno domani mattina alle 10.30 nella chiesa del Sacro Cuore di via Pannella. In un'intervista rilasciata alla rivista abruzzese Vario, alla domanda su che cosa fosse Teramo, il prof. Giammario Sgattoni rispondeva: "Teramo è una lunga memoria, una volta maculata di verde e di capolavori, magari umili nella loro compattezza, nello stare accalcati nel loro fiato umano, ma qui e là sublimati da scatti d'orgoglio, di bellezza e di nequizie; oggi purtroppo un trantran omologato a una regione e ad un Paese illusi di godimenti e di fervore ed invece immiseriti in una quotidianità pedestre, nella quale i sogni e le accensioni umane sono sempre più vilipesi, e si cerca giorno dopo giorno la tavola che ci sostenga nel mare in burrasca".
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23/08/2007
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