Il terremoto politico a cui si sta assistendo a Fermo non poteva certo placarsi con un conferenza stampa da parte del primo cittadino.

Le reazioni si rincorrono così come i pensieri e le accuse. Ad intervenire sulla questione morale è anche il consigliere regionale Franca Romagnoli che prende carta e penna e non ci pensa due volte a dire ciò che pensa, come sempre peraltro.

"Se vogliamo scendere, o trascendere, sul terreno delle scomuniche e delle generalizzazioni, come la sinistra sta facendo, a corto di argomenti veri, addirittura scomodando la categoria etica, non politica, della "morale", io ci sto ed esordisco allora col dire che è proprio il colmo che essa, e in particolare i Ds, facciano la morale in tema di nomine ed incarichi. Loro, maestri di collocamento di "ex": Troli? All'Amat. Mentrasti? Aerdorica. Perazzoli? Confesercenti. Franceschetti? Iacp. Marconi? Cosif. Offidani? Superassessore. Sforza? Indovino: Tennacola? Saccuti? Indovino: Assam? Maghi di società e cooperative: basta uno sguardo al "sociale", quello doc, monopolizzato dai soliti noti, dalla regione in giù.

Creatori di appalti "romagnoli" che non è il mio cognome bensì la provenienza della nota regione "rossa" di flussi di andata (primari, manager, dirigenti come Zuccatelli capo della sanità regionale) e di ritorno (servizi e acquisti merci dalle cooperative rosse, come "Lavanolo" di Comacchio per la sterilizzazione del materiale di sala operatoria, e tutto ciò che vedremo, a breve, con l'ingresso in scena delel fatidiche aree vaste).

Costruttori di scatole cinesi come il rompicapo di Piceno da Scoprire e il complesso sistema messo a punto da Colonnella e C., che ha fatto mettere le mani sui cappellai lo stesso Rossi...

Oppure vogliamo parlare di incarichi legali (avvocati diessini, anche sindaci e deputati ne hanno a iosa), o di quelli tecnici (per anni sono circolati a Fermo i soliti nomi, barriera per qualsiasi giovane emergente senza tessera) o di consulenze (il professor Ilvo Diamanti, docente ad Urbino, di cui il quotidiano Libero denuncia la mega-consulenza con la giunta Bassolino, da anni collabora lautamente con il consiglio regionale delle Marche) o dell'infornata di assunzioni in odor di elezioni della precedente amministrazione comunale diessina di Fermo, o dell'urbanistica "nominativa" come l'area Zeppilli, o gli obbrobri fermani che tutti si ricordano.

E, se vogliamo alzare lo sguardo, che dire della cosiddetta "questione morale" alias "vicenda Unipol-Bnl" che scuote il centrosinistra nazionale e ha imposto a Prodi la patetica difesa d'ufficio di Fassino? Nonostante io, come molti altri politici di destra e di sinistra, abbia le carte in regola per parlare di tutto questo, ligia da sempre ad un rigore che non ha mai ammesso interferenze che ha evitato per principio qualsiasi interferenza tra vita politica-affari-professione, educata fin da piccola da chi, mio padre, diceva che il politico (la sua grande carica era di consigliere comunale Msi, fuori arco costituzionale!) non poteva avere incarichi da comuni o banche per svolgere liberamente il suo ruolo; nonostante ciò, il mio appello è a riconsegnare il dibattito alla politica evitando improprie censure che sono solo scorciatoie e denotano pochezza di argomenti e carenza di dialettica.

Ma se qualcuno si ostina invece a scomodare i "massimi sistemi" o la morale "pret a porter" per leggere i fatti politici o amministrativi, allora il centro-sinistra non può che tacere.

Generalizzazione per generalizzazione sono loro i veri insuperabili maestri di quella "incaricopoli" che dalla Toscana e dall'Emilia Romagna ha messo radici nelle Marche e a Fermo da tempo".