Anche Castelli è figlio della scuola politica offidana: Massa risponde a Natali
Offida | Non disprezzare la scuola politica offidana perché è da essa che avete dovuto attingere per individuare il Sindaco della vostra splendida città. O forse è proprio da questo che nasce il suo rancore verso il nostro Paese?.
di Redazione
"Ringrazio innanzitutto il Consigliere Natali per avermi definito addirittura illustre. Il sottoscritto è semplicemente una persona impegnata in politica da circa quindici anni (un impegno che, ovviamente, coincide con una decurtazione del tempo dedicato alla mia vita personale non lavorativa, in quanto dipendente, a circa mille euro al mese, non posso permettermi di sottrarmi ai miei impegni di lavoro).
Certo mi riferisco alla politica spicciola, quella di tutti i giorni, che non prevede poltrone imbottite e magari indennità consistenti e tra qualche anno (al massimo quelli della legislatura che mi rimane da svolgere ad Offida) avrò chiuso la mia esperienza politica. Un'esperienza che considero bellissima, entusiasmante e formativa (soprattutto umanamente) e tornerò, normale cittadino tra i normali, a leggere del Consigliere (o magari qualcosa di più) Natali sulla stampa.
Carissimo Consigliere Natali, pur non avendo il piacere di conoscerla personalmente, le posso assicurare che non ho, come del resto nessuno dei miei colleghi di Giunta alcuno scheletro nell'armadio, eredità di vecchi zii, consorterie foraggiatici da difendere. Quello che cerco e cerchiamo di fare ogni giorno è portare avanti, e le assicurò che è dura e lo è diventato molto di più negli ultimi anni di Governo di centrodestra, l'attività in un Comune di cinquemila e trecento abitanti (per questo soggetto, purtroppo, al patto di stabilità, ulteriormente inasprito dal suo Governo con la recente manovra) che ha l'ambizione di volersi definire città, non per mera smania di grandezza ma perché siamo, noi Offidani, convinti di meritarci questo appellativo, per quello che tutti i giorni, tutti gli Offidani, facciamo.
E lo siamo anche quando cerchiamo di elaborare, anche con le Società partecipate, dei progetti che possano guardare al futuro, con investimenti (si possono pure chiamare debiti - ma debiti sono pure quelli che questo Comune ha fatto per ristrutturare l'edificio scolastico o costruire la palestra polivalente o fare l'asfalto su qualche tratto di strada, forse ancora pochi invero) che negli anni diano una speranza di crescita per la nostra comunità.
La pregherei di indicarmi quali sono invece le progettualità di crescita che il gruppo politico a cui lei fa riferimento sta mettendo in campo, non solo per Offida, ma per la Provincia e per la Regione. Le chiederei di spiegarmi qual è la politica di sviluppo che lei pensa dovremmo attuare, a partire dagli Enti Locali con le risorse a disposizione, su, su, sino al sistema Paese.
Rispetto all'elenco di consulenze e denari ricevuti, ben non capisco, ovviamente, non riferendosi al sottoscritto, non so dargliene ragione. Altrettanto ovviamente, qualora del caso e se a suo avviso esistessero rilevanze giudiziarie, lei che è avvocato, non credo avrebbe bisogno di mie o nostre delucidazioni per agire.
Mi permetta di concludere suggerendole di non disprezzare la scuola politica offidana perché è da essa che avete dovuto attingere per individuare il Sindaco della vostra splendida città, evidentemente non vi erano nel suo partito altre risorse ascolane in grado di poter esprimere tale figura. Tale condizione, peraltro, mi pare sia stata determinante per lei al fine di conquistare lo scranno in Consiglio Regionale, inseguito precedentemente invano, divenuto invece accessibile quando è stato abbandonato da Castelli.
Mi perdoni Consigliere ma la domanda mi sorge spontanea: non è che proprio da questa evidenza che nasce il suo "rancore" (se il termine è eccessivo attendo reprimende) verso il nostro Paese e la sua scuola politica? I miei più sinceri auguri di buone ferie".
Luigi Massa
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03/08/2010
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