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Il capoluogo pescarese in testa alla classifica per numero di incidenti stradali in Abruzzo

Pescara | Il tasso di mortalità più elevato si registra nel mese di agosto, probabilmente a causa della maggiore occupazione dei veicoli in occasione degli esodi estivi.

di Luigina Pezzoli

E’ Pescara la provincia, dove nel corso del 2005, si è registrato il più alto numero di incidenti stradali (1.329) a fronte di tutti gli altri capoluogo abruzzesi. Essi hanno provocato 35 morti e 1.783 feriti, inoltre, prendendo il numero complessivo degli incidenti si evince che 32 sono stati mortali con 35 morti e 23 feriti.

Un dato allarmante che con l’arrivo della bella stagione si fa sentire ancora di più poiché incrementa la voglia di viaggiare, e ne consegue che proprio in questo periodo si verifica il maggior numero di incidenti stradali. Il tasso di mortalità più elevato, del resto, si registra nel mese di agosto, probabilmente a causa della maggiore occupazione dei veicoli in occasione degli esodi estivi.

Anche per quanto riguarda i dati dell’incidentalità per tipologia di strada, si può rilevare che sulle strade urbane la frequenza più elevata degli incidenti si colloca in corrispondenza del mese di maggio e la più bassa nel mese di febbraio.

Al secondo posto nella classifica degli incidenti e persone infortunate nella regione Abruzzo si trova il capoluogo teramano che registra, sempre nel medesimo arco temporale, 1.182 incidenti stradali che hanno provocato 37 morti e 1.872 feriti, considerando il totale degli incidenti si evince che 30 sono stati mortali con 37 morti e 37 feriti.

Più prudenza nella guida riservano i teatini, infatti, nella provincia gli incidenti stradali avvenuti nel corso del 2005 sono stati 992 che hanno provocato la morte di 30 persone e 1.629, considerando il totale degli incidenti si evince che 27 sono stati mortali con 30 morti e 41 feriti. Il capoluogo aquilano registra il minor numero di incidenti stradali (886) che hanno provocato 26 morti e 1.377 feriti. Prendendo il numero complessivo degli incidenti si evince che 19 sono stati mortali con 26 morti e 18 feriti.

Facendo un quadro complessivo risulta che nella regione Abruzzo si sono verificati in media 4.389 incidenti stradali, sempre nel corso del 2005, che hanno causato la morte di 128 persone e il ferimento di 6.661. Rispetto al totale degli incidenti in regione, quelli mortali sono stati complessivamente 108 che hanno provocato 128 morti e 119 feriti.

Questo quanto risulta da un’analisi svolta dall’Istat e dall’Aci relativa al numero di incidenti e persone infortunate secondo la conseguenza per provincia e per regione nel corso del 2005 i cui dati, in valori assoluti, per la regione Abruzzo sono stati rielaborati dall’agenzia giornalistica Dalla A alla V. Stilando l’identikit del guidatore risulta che lo stato psico-fisico alterato, pur non rappresentando una percentuale elevata del totale dei casi (2%), va segnalato per la gravità degli eventi ed il fatto che essi coinvolgono di più i giovani.

Le cause principali che rientrano in tale categoria sono: l’ebbrezza da alcool (4.107 casi pari al 70% della categoria), il malore improvviso, l’ingestione di sostanze stupefacenti o psicotrope ed il sonno che con 1.551 casi pesano per il 26%. Soltanto in 766 casi, che pesano per lo 0,3% sul totale, sono stati difetti o avarie del veicolo ad aver causato gli incidenti. Chi viene coinvolto: conducenti, passeggeri e pedoni. Il 67,0% dei morti ed il 70,8% dei feriti a seguito di incidente stradale è costituito dai conducenti dei veicoli coinvolti, i passeggeri trasportati rappresentano il 20,0% dei morti ed il 23,2% dei feriti ed i pedoni, che costituiscono un’utenza debole della strada, risultano appena il 6,1% dei feriti ma ben il 13,0% dei morti.

Le differenze tra i livelli di rischio per le diverse categorie di utenti emergono più chiaramente dal rapporto tra numero di morti ed infortunati totali: nel 2005 ogni 100 conducenti infortunati si sono registrati circa 1,7 morti; tale rapporto si riduce a 1,5 per i trasportati, ma sale a 3,7 per i pedoni.

I conducenti morti a seguito di incidente stradale presentano il valore massimo in corrispondenza della fascia di età compresa tra 25 e 29 anni (504 decessi in valore assoluto), seguiti dalla fascia di età 30-34 anni (401 morti) e dalla fascia 21-24 anni (371 morti). Per quanto riguarda i conducenti rimasti feriti le fasce di età più colpite risultano quelle di 25-29 anni (31.859 feriti in valore assoluto), di 30-34 anni (30.952 feriti) e quella di 35-39 anni (25.572 conducenti feriti).

Anche per i trasportati infortunati le classi di età che presentano i valori massimi in termini assoluti corrispondono alla fascia 21-24 anni per i morti e alla fascia 25-29 anni per i feriti. Come accennato, il pedone è certamente l’entità più debole fra le persone coinvolte.

Il rischio di infortunio causato da investimento stradale è particolarmente alto per la popolazione anziana: la fascia di età compresa tra 75 e 79 anni presenta il valore massimo in termini assoluti per quanto riguarda i morti (91) e la fascia di età compresa tra 70 e 74 anni per i feriti (1.315). Nel complesso, la fascia più colpita dalle conseguenze degli incidenti stradali è quella tra i 25 e i 29 anni, con 637 morti e 41.230 feriti.

03/08/2007





        
  



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