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Siccità nel Piceno: devastata la produzione di olive

Ascoli Piceno | I produttori: "Rischiamo una diminuzione del 70%" Coldiretti Ascoli Fermo: "Etichettatura dell'origine dell'olio per evitare truffe ai consumatori".

"La siccità sta devastando la produzione di olive nel Piceno e rischiamo di arrivare a settembre senza niente da raccogliere". E' l'allarme di Coldiretti Ascoli-Fermo e Associazione produttori olivicoli del Piceno, dopo che la carenza idrica e le bizzarrie climatiche hanno messo a rischio la produzione 2007 di olive e di olio.

"Al momento stimiamo un calo di produzione drammatico, pari a circa il 70%, specialmente sulla varietà leccino, la più diffusa sul nostro territorio - spiega Tiziano Aleandri, presidente provinciale dell'Aprol -. Nonostante una buona fioritura, i problemi climatici dovuti al caldo invernale e alla siccità hanno impedito la formazione del frutto, con il risultato di avere nelle campagne alberi senza le olive".

Una situazione dinanzi alla quale Coldietti Ascoli-Fermo torna a ribadire la necessità dell'etichettatura d'origine dell'olio di oliva, al fine di evitare truffe ai danni dei consumatori.

"Non vorremmo che qualcuno senza scrupoli ne approfittasse per acquistare olive all'estero e farle poi diventare magicamente olio piceno - spiega il presidente di Coldiretti Ascoli-Fermo, Marco Maroni -, con un danno economico per le imprese che, invece, lavorano sulla qualità e con una beffa per i cittadini che credono di acquistare prodotti della propria terra".

L'applicazione dell'etichettatura d'origine è uno dei temi sostenuti da Coldiretti con la grande manifestazione di Bologna dello scorso 11 luglio, alla quale hanno partecipato millecinquecento imprenditori agricole picene. Una mobilitazione che verrà portata avanti anche nel mese di agosto attraverso una serie di iniziative sul territorio.

03/08/2007





        
  



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