Oramai è diventato un dialogo a due, diretto e puntuale, quello che si è aperto tra il segretario provinciale diessino Francesco Verducci e il consigliere regionale di An Franca Romagnoli.

Un dialogo dai toni piuttosto accesi che si sta consumando quotidianamente a colpi di comunicati stampa, repliche, attacchi, risposte.

 

"Colpisce il tentativo di Franca Romagnoli - scrive stavolta Verducci - di sviare dalla crisi del centro destra di Fermo l'ostentata indifferenza per pratiche amministrative che lo stesso capogruppo di An ha definito finalizzate a "benefici e vantaggi personali", in riferimento ai suoi colleghi di maggioranza.

 

Preoccupa un atteggiamento di noncuranza e di omissione verso atti pubblici che alcuni (anche nel suo partito) reputano a fini ed interessi privati. Avrei immaginato altro.

 

Ma la invito a sottoscrivere insieme una richiesta di trasparenza nella gestione della cosa pubblica nella città di Fermo, affinché vengano fugati dubbi su alcune delibere amministrative e su assunzioni senza concorso, a chiamata diretta, di familiari di esponenti del centrodestra nella società di cui il comune è azionista; fatti sui quali l'Unione ha posto l'attenzione, denunciati poi anche dal centrodestra.

 

A dispetto dell'enormità dell'evidenza, la Romagnoli non se ne cura.

 

"Frasi di troppo con leggerezza sfuggite dalle file del centrodestra..." si giustifica, e tanto le basta.

Ma non basterà ai cittadini, all'opinione pubblica, che hanno il diritto di sapere a cosa vengono destinati i propri contributi, e con quali modalità.

 

Trasparenza e correttezza nella gestione della cosa pubblica: stupisce che si possa liquidare la questione con un'alzata di spalle. Questa emergenza oggi finisce col sovrastare il fallimento politico del centrodestra che ha permesso scempi ambientali ed urbanistici; la mancanza di una visione organica dello sviluppo e della crescita della città.

 

Tocca all'Unione un nuovo progetto, per una città, oggi ripiegata su se stessa, che domani potrà essere trampolino di lancio per l'intera provincia.

 

La Romagnoli abbandoni la propaganda, e si misuri con i fatti. Cita Sant'Elpidio a Mare e Porto Sant'Elpidio, con allusioni senza costrutto. Cita Porto San Giorgio, agitando la questione del "mattone".

 

Ricordi, allora, che è in corso sulla gestione urbanistica della precedente amministrazione (centrodestra) un'inchiesta della magistratura, e che sull'urbanistica la nuova amministrazione (centrosinistra) ha operato un azzeramento, con variante e correttivi al Piano Regolatore per dare slancio ad uno sviluppo di qualità (e non di quantità), per ridurre le volumetrie, per una nuova edilizia popolare.

 

Cita le nostre divisioni: nulla rispetto alla paralisi di San Benedetto, ai ricatti incrociati, alle crepe di Rapagnano, Sant'Elpidio, Montegranaro.

 

Ma non è mio costume sviare; c'è a Porto Sant'Elpidio e Porto San Giorgio una dialettica nel centrosinistra: una problematicità legata alla definizione dei progetti amministrativi che ha creato lacerazioni, talvolta l'esacerbarsi di incomprensioni.

 

Noi non ci rassegniamo a queste divisioni: siamo impegnati affinché l'intera Unione possa ritrovare le ragioni dello stare insieme, a partire dai programmi.

 

Ma alla Romagnoli interessa altro. Sviare l'attenzione dal "caso" Fermo. A noi non interessa farne una questione "occasionale". Al contrario, fugare ogni dubbio, nell'interesse di tutti. Per confrontarci poi, da avversari leali, sulle priorità del territorio. Ricordi però che non ci sono vie di fuga, perchè l'etica è la sostanza stessa della politica, il primo motore, quello che vivifica ogni nostro valore ed ideale".