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"L'oscuro bisogno di uccidere" di Picozzi

San Benedetto del Tronto | Domani, per la serie "Incontri con l'autore", Massimo Picozzi presenterà il suo ultimo romanzo.

Massimo Picozzi

Inizia domani 6 agosto un trittico di "Incontri con l'Autore" di assoluto prestigio. Si comincia appunto il 6 alle ore 21,30 alla Palazzina Azzurra con Massimo Picozzi che presenterà il libro "Un oscuro bisogno di uccidere". L'evento è organizzato dall'Amministrazione Comunale in collaborazione con la Libreria "la Bibliofila". Introdurrà la serata la scrittice Nicoletta Vallorani.

La trama:
Un laccio di gomma che stringe il collo della ragazzina. L'assassino ci ha pensato per giorni, e lo ha scelto apposta, perché lo eccita sentirsi padrone della vita e della morte della sua vittima. Avverte tra le mani il piacere del controllo, dell'onnipotenza che lo eleva al rango degli dei. E quando gli investigatori arrivano a lui, non si dispera. È solo un po' sorpreso, quasi infastidito che quattro semplici agenti di polizia lo abbiano catturato, che abbiano messo le manette ad Angelo Izzo, il mostro del Circeo. Izzo, uno psicopatico criminale che qualcuno ha posto in condizione di uccidere ancora due donne, di prendersela con Maria Carmela e sua figlia Valentina, ammazzata quando aveva appena quattordici anni. È successo dalle parti di Campobasso, e il fatto ha lasciato tutti increduli e inorriditi. La stessa reazione della gente di Santa Caterina Valfurva, quando scopre che Loretta Zen ha preso la sua piccola Vittoria di otto mesi, e l'ha infilata in una lavatrice insieme ai panni sporchi. Loretta, che s'è ammalata di depressione, dopo che le sono morti, uno dopo l'altro, il padre e il suocero, e una gravidanza difficile ha cancellato ogni sua capacità di reagire. Loretta, che ha chiesto aiuto, che è stata visitata e presa in cura. Ma non è bastato. Massimo Picozzi ha conversato per ore con Angelo Izzo. E così pure con Loretta Zen e con gli altri protagonisti di fatti di sangue che hanno riempito le cronache degli ultimi anni: dalle tre ragazzine di Chiavenna, colpevoli di aver ucciso suor Laura Mainetti in una specie di rito satanico, al gruppo che sempre a Satana si è ispirato, adottando il nome di "bestie"; da Sonya Caleffi, l'infermiera omicida di Lecco, fino a Michele Profeta, il serial killer delle carte da gioco. E proprio grazie a questa terribile vicinanza alla mente criminale può raccontarci le inquietanti storie di persone che hanno varcato quella "linea d'ombra" che delimita il confine tra la follia e la scelta consapevole di fare del male. Storie raccontate da uno psichiatra che le ha vissute in prima persona, partecipando agli interrogatori, ricostruendo la scena del delitto, esprimendo valutazioni e perizie sullo stato di salute mentale delle persone incriminate. Un viaggio nella mente criminale, per scoprire tutto dell'assassino e di come ha ucciso. E soprattutto risalire al movente più profondo, capire le ragioni di azioni apparentemente inspiegabili. Perché non sempre il gesto più efferato, il comportamento più mostruoso sono il frutto della follia, di un delirio che azzera la ragione. Come queste vicende finiscono tragicamente per rivelarci, il male esiste.

Massimo Picozzi, psichiatra e criminologo, insegna criminologia all'Università Cattaneo di Castellanza dove è responsabile del Laboratorio di analisi e ricerca sui crimini violenti. È consulente dell'Unità analisi del crimine violento (UACV) della Direzione centrale della Polizia criminale. In qualità di perito psichiatra si è occupato dei casi di cronaca di maggior clamore degli ultimi anni. È autore di numerosi libri, tra cui Criminal Profiling, Giovani e crimini violenti, Piccoli Omicidi e Pedofilia, Non chiamatelo amore. Nel 2003 ha pubblicato, insieme a Carlo Lucarelli, Serial killer (2003), Scena del crimine (2005), Tracce criminali (2006), e La nera (2006).

05/08/2008





        
  



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