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Spacca: "Difesa-attiva del modello marchigiano per consolidarne la crescita"

Ancona | Il commento del presidente della Regione Gian Mario Spacca, in occasione dell'Assemblea degli industriali della provincia di Ancona.

Il logo della Confindustria

"Sostenere le imprese che innovano, per rafforzare la ricerca, la formazione e l'occupazione di qualità; consolidare l'apertura internazionale del sistema produttivo; accelerare lo sviluppo infrastrutturale, puntando su una rete logistica moderna e funzionale; rafforzare l'attrattività del territorio quale nuovo motore di sviluppo anche attraverso la valorizzazione delle sue eccellenze culturali, turistiche e ambientali; semplificare la pubblica amministrazione: sono priorità e progetti che la Regione sta portando avanti per consolidare la "difesa-attiva" di un modello che dimostra capacità di tenuta e vitalità di fondo, e per fronteggiare situazioni di crisi di natura locale o legate a inadeguate scelte aziendali. La validità di tale strategia di politica industriale mi pare ampiamente confermata anche dalle indicazioni che emergono dalla ricerca di Confindustria Ancona".

È il commento del presidente della Regione Gian Mario Spacca, in occasione dell'Assemblea degli industriali della provincia di Ancona. Spacca ha partecipato all'incontro che ha visto la presenza del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.

"Le Marche - ha proseguito Spacca - sono la regione con la vocazione produttiva più elevata in Italia e tra le prime 15 in Europa. Da qui bisogna partire, perché la crescita economica, così come anche la coesione sociale di una comunità, dipende dalla vitalità del suo sistema produttivo, dalla sua capacità di generare lavoro e ricchezza. Le Marche stanno dimostrando di sapersi adattare alle pressioni fortissime della competizione globale. Pur in una difficilissima congiuntura nazionale e internazionale, l'economia regionale presenta un tasso di disoccupazione poco superiore al 4%; nella provincia di Ancona è addirittura inferiore. Ma non dobbiamo abbassare la guardia o sottovalutare le criticità esistenti. Tali dati ci spingono ad affrontare con fiducia e ancora maggiore determinazione le complesse situazioni di crisi a carattere locale, per difendere e consolidare il percorso positivo di crescita e qualità della vita sperimentato della nostra comunità".

10/09/2008





        
  



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