Per tutta la prossima settimana sarà possibile ammirare la Mostra “Cristina di Svezia e la Biblioteca Comunale di Fermo: manoscritti, libri a stampa ed incisioni dedicati alla regina nel XVII secolo” presso l’Auditorium S. Martino. La mostra è stata innaugurata nel corso della giornata di studi che s’è tenuta per la celebrazione del Cinquantenario della fondazione dello Studio Firmano alla presenza del curatore Stefano Papetti e dell’Ambasciatore d’Italia a Stoccolma Giulio Cesare Vinci Gigliucci.

 

L’idea della Mostra nasce dalla mancanza di valorizzazione delle fonti che evidenziassero il ruolo di Cristina di Svezia come Mecenate nel campo letterario, filosofico e scentifico. La finalità dell’esposizione non è però solo quella di riscoprire questo ruolo, ma anche quella di evidenziare il legame tra la sovrana svedese e la città di Fermo. Proprio il medaglione in legno che sovrasta la porta d’ingresso della Sala del Mappamondo è lo stemma della regina Cristina, come riconoscimento ad  uno dei personaggi che ha maggiomente ha contribuito a diffondere l’immagine culturale della città di Fermo grazie al suo medico di corte, il Fermano Romolo Spezioli. Nella  Sala del Mappamondo la Biblioteca Comunale di Fermo conserva, infatti, la prestigiosa collezione libraria donata dallo Spezioli  successivamente alla nascita della Pubblica Libreria Fermana.

 

La Mostra dedicata alla “Minerva del Nord”, come era apostrofata, si divide in tre sezioni. In una prima sezione è possibile ammirare i ritratti e le incisioni che riguardano i personaggi, i luoghi e la storia legati a Cristina. In una seconda parte sono conservate le fonti dirette, i testi ed i manoscritti che descrivono la corte, le abitudini e gli interessi della regina svedese, mentre nella terza troviamo  i suoi ritratti realizzati ad olio o a stampe in bulino ed acquaforte. I quadri ad olio sono stati prestati da cittadini privati.

 

La mostra vuole rappresentare un tributo che la città di Fermo offre alla Regina Cristina, a Romolo Speziole ed a Decio Azzolino, le cui attività culturale  resero celebre la biblioteca di Fermo attraverso soprattutto il fondo Spezioli. La donazione libraria del medico Fermano è infatti conosciuta ed appezzata al giorno d’oggi come tra le più rilevanti a livello internazionale soprattutto per la sua parte medica,  grazie all'opera dello Studio Firmano.

 

Furono proprio i testi dello Spezioli a far nascere in  Santoro l’idea di fondare lo studio Firmano. E’ stato dunque necessario rendere il giusto omaggio, nella giornata del suo cinquantenario, alla figura che rese possibile la donazione: la Regina Cristina di Svezia.