La volontà di cambiare le mentalità del mondo per ridare dignita alle popolazioni meno abbienti
Montegiorgio | "Adotta un popolo". Incontri nelle scuole e seduta del Consiglio provinciale presso il teatro romano di Piane di Falerone
di Alessio Carassai
Gli elementi che sono scaturiti dagli incontri che si sono tenuti nella giornata di ieri sono di semplice lettura: offrire alle popolazioni del sud del mondo la capacità di risollevarsi dagli anni di sfruttamento di Governi economicamente forti e multinazionali, offrire loro una dignità umana come indicato dagli incontri dell'Onu dei popoli. Il mondo deve cambiare la sua mentalità nel rispetto dell'uomo e nel farlo deve investire sopratutto sui giovani.
Ieri mattina si è svolto un incontro fra alcuni delegati dello Sri Lanka e dell'Ecuador presso le classi superiori di Montegiorgio, e nel pomeriggio un Consiglio provinciale aperto nel teatro tomano di iane di Falerone con il medesimo intento. li incontri sono stato organizzati dall'assessore provinciale alle politiche per la pace Licia Canigola che domenica ha partecipato anche alla marcia di Assisi.
"Questo incontro è dedicato alla pace - ha commentato l'assessore provinciale Canigola - alla lotta contro la povertà, che si contrappone alle logiche del G8, perché vuole restituire dignità e diritti alle persone. Nei paesi definiti del terzo mondo muoiono tantissimi bambini ogni ora a causa delle politiche dei Governi che non tengono in considerazione le necessità delle popolazioni".
Durante gli incontri nelle scuole ci sono stati alcuni confronti interessanti come la delgata dello Sri Lanka Marienne Jhonpillai e Franca Angeli del Gus di Ascoli che hanno raccontato le necessità della popolazione. Situazioni di disequilibrio dove il 90% della popolazione vive con 2 euro al giorno anche se il costo della vita è molto basso, tasso di disoccupazione altissimo che crea disagi a cascata, l'errore degli aiuti umanitari che devono impostare una politica di crescita dal basso. Portare soldi o prodotti di necessità senza dare la possibilità di creare lavoro, o produrre cibo crea ancora più disagi: sciacallaggio, poche caste di ricchi e tanti che soffrono la fame. Insomma per ricostruire bisogna ripartire dal basso dalle reali necessità della popolazione.
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14/09/2005
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