Non c'è due senza tre. Ed ecco confezionata la terza sconfitta consecutiva di una Samb dall'organico un po' così, tipico delle ultime stagioni della gestione Tormenti. Poca esperienza nella programmazione? Qualche piccolo dubbio c'è.
Nella terra di Giulietta e Romeo la Samb ha uno sussulto di orgoglio spinta dai ricordi della serie B e parte in quarta, tanto da farci illuderci. Un fuoco di paglia.

Al 23° il solito difetto che ci perseguita da anni, quasi fosse un tic nervoso, l'immancabile distrazione difensiva. Garzon crossa, Girardi viene dimenticato al centro dell'area, colpo di testa, Dazzi ci mette una pezza ma la palla torna a Girardi che questa volta di testa insacca.
Visti i minuti iniziali ti aspetti la reazione, invece il centrocampo sbanda, la difesa attappa alla meglio le falle. Qualche aiuto ce lo dà anche il Verona sbagliando occasioni d'oro.

L'attacco in pratica è inesistente. La difesa del Verona è convinta di stare ad una notte bianca organizzata dal nostro sindaco Gaspari, quindi gioiosamente scherza all'insegna di " a noi Pippi ci fa una pippa".
Nella ripresa la Samb tira fuori l'orgoglio. Ma dà l'impressione di un ottantenne che rabbiosamente si scaglia contro un ventenne. Annaspa, ansima, rischia l'infarto mentre il contendente cerca di non fargli male per rispetto e gli gira intorno osservandolo e tenendolo a distanza.

Anche la fortuna si impietosisce di questa gloriosa Samb e gli regala una succulenta palla gol all'84°, opportunamente in vicinanza della chiusura dell'incontro, per evitare un recupero del Verona. Veramente generosa Signora Fortuna. Ma la Samb emula del miglior Tafazzi, centrando perfettamente... il basso ventre. La porta avversaria non riesce proprio a vederla.

Cross dalla destra. Il portiere avversario De Andrade devia debolmente la palla sui piedi di Bonfanti. Il difensore rossoblu ha la porta spalancata ed è a pochi passi dalla porta avversaria. Parte la bordata. Il centro è perfetto, roba da medaglia d'oro alle olimpiadi. Conti, difensore del Verona, viene colpito in pieno. Bravo Bonfanti e sette più. Il gol alla prossima volta quando non ci saranno medaglie in palio per il tiro al bersaglio.

Ora siamo...ultimissimi. Soli soletti, in fondo alla classifica , a zero punti. Il fondo è stato toccato, in apnea e senza fatica. Ora il difficile è risalite, sperando di non rimanere sul fondo e affogare.
E' chiaro che qualcosa deve cambiare. Ma cosa? Di solito si parte sempre dalla cosa più semplice...
Mi sa che avete pensato male. Però a pensar male ci si azzecca sempre. Parola del Divo.