Aldo Bruè , come presidente della sezione calzaturieri dell’Associazione degli industriali della provincia di Ascoli Piceno annuncia la consueta presenza dell’Organizzazione imprenditoriale  al Micam che si apre a Milano   sabato 18 e prosegue fino a martedì 21 settembre .

“Gli occhi di tutti – dice Bruè -sono puntati sul prossimo Micam, i suoi dati record non devono ingannare; certamente la superficie espositiva è cresciuta, così gli espositori, quasi 1.400, con 341 produttori esteri : questo dato preoccupa perché  bisogna fare grande attenzione sulla crescita del numero degli espositori stranieri , se da un lato è  importante per dare credibilità internazionale alla fiera , dall’altro  è   un fattore   a rischio,  gli imprenditori  stranieri vengono ad esporre per acquisire idee e proporre la loro  produzione perché sanno che esiste  un   mercato    delle calzature di prezzo basso dove la qualità è un fattore secondario ed il contenuto stilistico è una “brutta copia” dell’autentico “made in Italy “.

L’annuncio di Bruè serve a ricordare che Assindustria sarà presente con uno spazio informativo al padiglione 15.1 . stand A 123 , con il servizio di telefono, fax ed internet al numero 02 43423123.  Il colloquio consente di  analizzare la situazione del comparto calzaturiero con  le  valutazioni di un “saggio del settore”che  si interroga sul futuro,nel breve e medio termine   .

Ricorda “ la  crisi del calzaturiero è grave  ,rilevante è la contrazione dei consumi con  un generalizzato rallentamento di tutte le economie a livello mondiale,  anche aggravato dalla   instabilità politica e dai gravi fenomeni terroristici ,fatti che creano incertezza e preoccupazione nel consumatore finale  “.

La certezza è che “siamo ancora noi italiani i migliori produttori al mondo di scarpe ,abbiamo  stile,qualità ed  inventiva,ma per vincere la sfida dei prossimi anni dobbiamo puntare su mercati emergenti e su un recupero delle posizioni in aree tradizionalmente favorevoli alla nostra moda “ . 

“In un territorio di limitate dimensioni come l’area interprovinciale fermano/maceratese –evidenzia  Bruè- fare sistema deve essere la scelta primaria di  noi  imprenditori, lo impongono le sfide internazionali ,lo richiede la fase di accelerazione dell’innovazione ,lo vuole il nostro essere imprese piccole e per di più familiari “.

La conclusione “ il futuro è rinnovare un patto di collaborazione tra Istituzioni, banche, imprese, università e sindacati per cementare una collaborazione costruttiva e salda” : dopo il Micam saremo proprio noi di Assindustria a lanciare tale invito perché il futuro è cogliere la reale dinamica della nostra economia che non è in declino ma  in trasformazione, prendiamo spunto da quelle aree del Paese che proseguono sulla strada della crescita perché le componenti politiche,sindacali ed imprenditoriali dialogano costantemente tra di loro ,investono sulla flessibilità e sull’affrontare di petto le situazioni difficili “.