Riduzione delle ore di assistenza e del sostegno agli studenti portatori di handicap (sebbene “in misura minima”); revoca del trasporto gratuito tramite scuolabus per gli studenti delle scuole medie e per quegli studenti che abitano nel raggio di 300 metri dalle scuole; “punti raccolta” ridotti, la cui ubicazione non sarebbe stata comunicata alle famiglie: sono le principali accuse rivolte dall’Ulivo e da Rifondazione Comunista all’amministrazione Martinelli in occasione della riapertura delle scuole di San Benedetto.

 

L’opposizione ritiene inoltre che questi provvedimenti siano stati adottati dagli uffici comunali non sulla base di precise disposizioni politiche, ma solo a seguito di una “delibera di indirizzo”. Precisamente la n. 114 del 16 marzo 2004, presentata dall’allora assessore Pompei.

 

Il consigliere DS Gabriele Franceschini (ex assessore ai servizi sociali) contesta la mancata convocazione, “almeno due mesi prima dell’inizio delle lezioni”, di una riunione del consiglio di istituto, “di cui fanno parte anche i rappresentanti dei genitori, in modo che le famiglie potessero sapere delle modifiche apportate ai percorsi degli scuolabus e all’ubicazione dei punti raccolta”.

Franceschini ricorda inoltre che per studiare le nuove modalità del trasporto scolastico fosse stato costituito un gruppo di lavoro di cui non faceva parte alcun rappresentante della Start (la società di trasporto pubblico), che avrebbe potuto fornire un parere di fattibilità. Parla quindi di “approccio dilettantistico al problema” e di “intempestiva cacciata dell’assessore Pompei, delegato alle scuole, che poteva essere sostituito dopo l’inizio dell’anno scolastico.” Rivolge infine un invito allo stesso Pompei: “dica finalmente quali sono le stupidaggini fatte dal sindaco, che minacciava di rivelare. Certamente una di queste è la gestione delle scuole.”

Giovanni Gaspari (capogruppo DS) contesta l’attuazione di una semplice delibera di indirizzo: “una delibera di indirizzo va resa effettiva tramite una delibera di giunta o altro provvedimento amministrativo. Chi ha attuato la delibera di indirizzo e in forza di quale provvedimento?”

Gaspari elenca una serie di accuse all’amministrazione sul versante della scuola: “le palestre delle scuole Alfortville e Colleoni sono chiuse da un anno agli studenti e alle società sportive; 12 classi delle Moretti sono state trasferite per un anno nella scuola della zona Nord, che ha anche ospitato per un mese la scuola materna di via Bixio. L’assessore Marco Lorenzetti parlava di tempi certi, non rispettati, per l’apertura della nuova scuola del Paese Alto.”