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Tensioni e discriminazioni alla Plalam

Ascoli Piceno | Il Sincobas: l'azienda deve fare chiarezza sull'organizzazione e programmi futuri.

“La proprietà della Plalam deve fare chiarezza sui programmi futuri, in relazione agli investimenti, all’organizzazione e ai livelli occupazionali che vorrà mantenere.”
 
Lo chiede il Sincobas di Ascoli, attraverso la rappresentanza interna all’azienda. Negli ultimi mesi allo stabilimento di Campolungo dove si producono laminati, si sono create tensioni sempre più forti e un clima di preoccupazione e incertezza tra le maestranze, a causa di ripetute decisioni discriminatorie e che violano le norme contrattuali,  adottate dai dirigenti Plalam. 
 
I fatti sono diversi. Ad alcuni dipendenti  è stata negata la possibilità di usufruire dei congedi parentali, dovuti per contratto nazionale, e richiesti per assistere propri congiunti malati o in difficoltà, mentre ad altri è stata arbitrariamente concessa.
 
Per spostare e far lavorare in certi reparti degli operai, l’azienda non è disposta a rivederne le qualifiche , e secondo molti c’è il rischio che questa strategia preluda alla cessione a terzi dell’attività in questione. Un terzo fatto riguarda l’assunzione con contratti interinali di gruppi di giovani, per periodi brevissimi, ma con una sempre maggiore frequenza, tanto da far sorgere il dubbio a molti dipendenti che entro breve tempo, e in vista della scadenza del contratto integrativo aziendale si voglia procedere a tagli occupazionali consistenti, tra i lavoratori più anziani.
 
Insomma una situazione di confusione, incertezza, mancanza di informazioni circa i programmi futuri, scelte a volte contradditorie che sta provocando serie preoccupazioni fra gli operai e tutti gli addetti della Plalam. Il Sincobas ritiene che tale situazione sia inammissibile, e sollecita l’azienda a fare presto chiarezza, nell’interesse generale di tutto lo stabilimento.

16/09/2004





        
  



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