Nel 1951 Palmiro Togliatti definì “pidocchi” i compagni Magnani e Cucchi, che avevano preso le distanze dalla campagna dell’URSS contro Tito. Il coordinatore comunale di Forza Italia Paolo Forlì non arriva a tanto, ma scaglia i suoi strali (verbali) contro i quattro ex consiglieri di Forza Italia usciti dal partito in polemica con la conduzione del coordinatore provinciale Scaltritti, per fondare il gruppo consiliare denominato “Azione Indipendente”.

Dice Forlì: “nel 2001 Forza Italia ha avuto 5503 voti e 9 consiglieri comunali. I quattro di “Azione Indipendente” ebbero meno di 400 voti in quattro, ovvero il 6% circa dei voti di Forza Italia. Quindi il sindaco non può assegnare loro alcun incarico: non un assessorato, né un incarico in una società partecipata. Nulla. In caso contrario io personalmente resterò sempre in Forza Italia, ma il mio appoggio alla maggioranza non sarà garantito.”

Ma il sindaco ha già annunciato che l’assessorato vacante dopo la cacciata di Pompei andrà certamente ad “Azione Indipendente”, in virtù dei suoi quattro consiglieri. “In questo caso, replica Forlì, proporrò un dibattito interno a Forza Italia per discutere il da farsi. Vorrebbe dire che il sindaco non riconosce Forza Italia e i voti che ha ottenuto dai cittadini.”

I quattro di “Azione Indipendente” dicono che rientrebbero in Forza Italia se il coordinamento provinciale passasse a qualcun altro e se cambiasse la gestione del partito. Dice ancora Forlì: “io non voglio il commissariamento della federazione provinciale di Forza Italia. Scaltritti è un deputato, che ha accettato anche l’incarico di coordinatore per amore del partito. Per questo va ringraziato, non ostacolato.”

Infine sul futuro politico di Nazareno Pompei, attualmente vicecoordinatore comunale di Forza Italia, assessore recentemente rimosso dall’incarico. Pompei ha dichiarato nei giorni scorsi che passerà ad “Azione Indipendente”, ma solo per riportare i quattro consiglieri in Forza Italia (e ricoprire, en passant, l’incarico di presidente della Multiservizi “in quota” al nuovo gruppo consiliare).

Dice Forlì: “Pompei ha detto questo in un momento di scoramento. In realtà lui non passerà affatto in “Azione Indipendente”. Sarebbe un gesto politicamente poco intelligente e moralmente inqualificabile, che comprometterebbe il futuro politico di Pompei.”

“Come coordinatore comunale di Forza Italia – conclude Forlì – non ho ricevuto nessuna telefonata dai quattro consiglieri di “Azione Indipendente”. Né prima che uscissero da Forza Italia, né dopo. Né ho ricevuto il documento che ieri hanno consegnato al sindaco. Ma in Forza Italia stiamo già lavorando per ripulire il partito.”