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Provincia di Teramo. Madaglia d'oro al valor civile

| TERAMO - Il presidente D’Agostino ringrazia e rilancia il tema di un federalismo equo e solidale e puntualizza i nodi dello sviluppo locale. A Teramo nacque la Resistenza.

di Nicola Facciolini

Il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in visita istituzionale a Teramo il 15 settembre 2005, ha conferito al Gonfalone della Provincia la Medaglia d’Oro al Valor Civile. Il riconoscimento viene attribuito per la lotta antifascista e partigiana dei teramani che, nel settembre del 1943, diedero avvio alla Resistenza, insieme a molti soldati dell’Esercito Italiano, che ebbe uno dei suoi momenti più significativi nella battaglia di Bosco Martese.

La cerimonia si è svolta nella Sala polifunzionale della Biblioteca “M. Delfico” della Provincia dove il Presidente Ciampi è giunto al termine degli onori militari in piazza Martiri della Libertà, per l’incontro l’istituzionale con le autorità civili, militari e religiose. Prima del discorso di Ciampi, sono intervenuti, il sindaco di Teramo, Gianni Chiodi, il presidente della Provincia, Ernino D’Agostino ed il presidente della Regione, Ottaviano Del Turco. D’Agostino ha riconosciuto al Presidente Ciampi il ruolo di “bussola” del sistema Paese.“Nelle alterne vicende vi era bisogno di una bussola che non si limitasse ad assicurare il rispetto delle regole ma sapesse interpretare le esigenze più impellenti del Paese e richiamasse tutti ad un’ assunzione di responsabilità”.

Nel suo discorso, dopo aver elencato i valori e le risorse di questo territorio, D’Agostino ha focalizzato l’attenzione in particolare su alcuni elementi: la necessità di attuare un federalismo equo e solidale che non metta in discussione la coesione nazionale ed esalti la funzione delle autonomie locali; i nodi dello sviluppo e l’avvio della Vertenza Teramo; la crisi del sistema sociale per i tagli agli enti locali. “Sono stati compromessi l’offerta di servizi ai cittadini nonché gli investimenti per le infrastrutture e uno sviluppo rispettoso dell’ambiente e in grado di creare lavoro”. D’Agostino ha anche ricordato i danni subiti dal territorio provinciale durante i recenti episodi alluvionali, che ammontano a circa 25 milioni di euro, e come, al riconoscimento dello stato di calamità da parte del Governo, non siano “seguite procedure in grado di garantire sostegni concreti e finanziamenti straordinari”.

Tacendo le responsabilità regionali. Nel sottolineare il valore del sistema delle autonomie locali, D’Agostino ha sostenuto che questo viene “troppo spesso sacrificato sull’altare del vecchio centralismo statale e di nuovi centralismi regionali”. In conclusione si è detto convinto che la visita del Presidente Ciampi “possa aiutarci a evidenziare i problemi e al tempo stesso le grandi potenzialità del nostro territorio”. Potenzialità che poggiano le basi “sulle grandi tradizioni democratiche, testimoniate dalla Medaglia al valore civile che oggi ci conferisce, e che hanno consentito nel tempo un modello originale di sviluppo, attento a intraprendenza e solidarietà”.

Numerosi richiami all’attuale situazione di crisi sono stati fatti anche dal Presidente della Regione, Ottaviano del Turco, il quale, nel contempo ha rilanciato la scelta di combatterla attraverso il lavoro. “La rassegnazione – ha detto – è nemica di ogni sforzo generoso ed intelligente”. Il tema dell’Europa, quale punto alto di riferimento per tutti, ha rappresentato un filo conduttore degli interventi e il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi ha raccolto le sollecitazioni invitando imprenditori e istituzioni pubbliche a “fare sistema”. Ciampi ha dedicato un importante passaggio alle richieste delle istituzioni locali: “Condivido la vostra insistenza per ottenere che si completi e si ammoderni quella rete di infrastrutture, di vie di comunicazione che è come il sistema circolatorio di un organismo”.

Ha affiancato a questi temi quelli dell’innovazione e della ricerca sollecitando le “nuove università” a stabilire “forti legami con la realtà locali e le forze economiche”. Il Presidente della Repubblica, inoltre, rivolgendo il pensiero ai giovani, ha invitato gli “uomini che oggi hanno responsabilità di governo, locali, nazionali, europee ed anche globali a non perdersi in piccole dispute. Guardate lontano senza sterili nostalgie di un passato che era molto peggiore del presente”.

La Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Provincia è stata conferita per i numerosi atti di coraggio dei giovani partigiani teramani che si posero sotto il Comitato Insurrezionale costituendo successivamente il Battaglione Guerriglieri di Bosco Martese. La città di Teramo, infatti, fu la prima ad insorgere in forma organizzata contro il nazifascismo dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, e le battaglie dei partigiani, prima fra tutte quella di Bosco Maltese, il 25 settembre del 1943, furono rilanciate dalla stampa nazionale e internazionale e animarono tutta la Resistenza Italiana.

Proprio la battaglia di Bosco Martese vide il sacrificio di molti teramani che, giunti da tutta la provincia, pur male armati ed equipaggiati, non esitarono a combattere fino alla morte. La richiesta di attribuzione del riconoscimento è stata avanzata dal Consiglio Provinciale, su sollecitazione del Sindaco di Teramo Gianni Chiodi, dell’Associazione Nazionale dei Partigiani e del Consiglio Comunale di Teramo i quali, in seduta congiunta, il 23 febbraio 2005, approvarono un’apposita delibera.

Ecco il testo della motivazione ufficiale del conferimento della Medaglia d’Oro

“Il fiero popolo della provincia teramana, l’8 settembre 1943, non esitava a sollevarsi contro i neofascisti, partecipando con una formazione di giovani partigiani, provenienti da vari Comuni, alla prima battaglia campale della resistenza in località Bosco Martese. Oggetto di feroci rappresaglie, deportazioni e barbarie, sorretto da indomito spirito patriottico e da profonda fede in un’Italia libera e democratica, sopportava la perdita di un numero elevato dei suoi figli migliori, dando luminoso esempio di eccezionale abnegazione, di incrollabile fermezza ed amor proprio”.

16/09/2005





        
  



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