Quando sabato 11 Giugno alle 21 precise ho avuto l’onore di affacciarmi per primo dal palco del meraviglioso Teatro Ventidio Basso e presentare la prima del musical “My Fair Lady”, che ho diretto con orgoglio supportato da validi collaboratori, ho avuto subito la chiara sensazione che avremmo assistito a qualcosa di speciale.

Davanti a me una folla smisurata di persone sistemate a fatica tra la platea e i gremitissimi palchetti; persino nel loggione, a volte semivuoto persino  durante rappresentazioni teatrali di risonanza nazionale, era difficile trovare posto per chi era giunto con qualche minuto di ritardo.
Tra questa folla molti giovani…e pensare che l’evento coincideva con l’attesissima partita dell’Ascoli contro il Modena (20.000 persone allo stadio) e la processione Macerata – Loreto da sempre molto sentita qui in città.

Era nostro obiettivo che il pubblico sentisse le emozioni dei personaggi (e quelle reali degli interpreti) e per questo avevamo scelto di rappresentare un musical come “My fair lady”.
Auspicavamo che a partecipare, sul palco e tra il pubblico, fossero un gran numero di ragazzi perché ritenevamo e riteniamo il teatro vera e propria scuola di vita, ottimo mezzo per permettere loro di crescere culturalmente e umanamente divertendo e divertendosi.

Intendevamo portare un piccolo contributo alla causa della difesa delle nostre radici culturali e delle nostre tradizioni e per questo abbiamo reso il “cockney”, il dialetto dei bassifondi londinesi, in dialetto ascolano donando ulteriore freschezza e vivacità ad un’opera di per sé brillante.
Lo spettacolo, andato avanti per più di due ore e mezza, ha avuto insomma un esito positivo ed è per questo che Sabato 15 Ottobre, grazie al pieno appoggio dell’Amministrazione Comunale, avremo l’opportunità di rappresentare nuovamente il nostro lavoro al Ventidio.

Per l’occasione sono state apportate alcune piccole modifiche al testo, alle coreografie e ai giochi di luce.
Da parte mia incito tutti coloro i quali avessero mancato al precedente appuntamento o volessero vedere di nuovo i ragazzi in azione di non mancare e non far mancare i loro applausi e alimentare così l’entusiasmo di chi, come noi, lavora per dimostrare che i giovani di Ascoli sono sempre più vivi e il fervore culturale è in crescita e volge uno sguardo anche verso chi ne ha bisogno.
Vi aspetto!