Prima sconfitta stagionale, prima battuta d'arresto al " Bruno Recchioni ". La Fermana ha pagato pegno davanti al Foggia. Una squadra costruita per vincere quella Pugliese con nomi di buona levatura tecnica; un nome su tutti: Roberto De Serbi, classe '69 ex Milan e Monza. Ma la luce del talento domenica non si è accesa, non ha brillato, proprio per il grande sacrificio di capitan Perra e Compagni. Però, ironia della sorte, è stata proprio in questa occasione che si è vista la vera forza del Foggia. Un team che senza il suo punto di riferimento, il centravanti Pellicori in panchina, ha trovato il guizzo vincente grazie a Silvestri, lo stantuffo di fascia sinistra che oltretutto ha colpito anche una traversa.

Mister Bortoletto non ha sbagliato praticamente nulla anche se la squadra in qualche circostanza si è fatta trovare impreparata e forse ha peccato un po' di superficialità come in occasione delle rete ospite. Un banale errore in fase di impostazione e purtroppo li si è decisa la partita. Poco prima, Pera si era letteralmente mangiato un gol solo a tu per tu con Rossi: Palla alta sopra la traversa con il capitano in ginocchio a disperarsi per l'errore con la testa fra le mani. Quello forse è stato il segnale.

La contestazione dei tifosi con due striscioni ( Adesso si accusa pure la stampa ),sulle ventilate voci di un imminente acquisto di una cordata ( subito e categoricamente smentite dal presidente Giacomo Battaglioni ), tutti fattori destabilizzanti per la società e i giocatori. Ma come si può contestare una squadra che dopo tre gare di campionato si trova a quattro punti in classifica in compagni di Samb, Lanciano e Teramo? Su una cosa ci troviamo d'accordo con l'opinione pubblica visto che necessita un attaccante di peso, uno di quelli che con il pallone possono risolvere le partite. Una gara insomma, come quella di domenica.