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La palla di vetro è invecchiata

Ascoli Piceno | Considerazioni semiserie sulle gesta dolciamare dell'Ascoli Calcio

di Federica Poli

La mattina della partita ti svegli con un altro piglio: quello del campione.

Eh sì, perché prima di giocarcela siamo tutti vincitori.

Anche stamattina, così, ho aperto gli occhi con nelle orecchie la canzone dei Queen "We are the champions".

Gasata e rinfrancata dalle fatiche del venerdì sera, mi alzo con idee strane in mente. Anche Pavarotti con "Vincerò" si affaccia baldanzoso dentro il mio cervello. E..mi scoppia gran mal di testa .

 Vediamo, vediamo stasera al del Duca per la prima di campionato come posso abbigliarmi. E soprattutto trucco da vamp o da scolaretta al primo giorno? Vabbè ho capito non vi interessa come mi vestirò e allora mi toccherà pensare al profumo da spruzzare, dolce o acre? Ah, scusate neanche questo desta alcun interrogativo da parte vostra. Ok, allora le scarpe col tacco o da tennis? D’accordo volete sapere con chi si gioca questa gara. Uhm, fatemi pensare, l’Empoli è l’unica squadra che escludo perché è impossibile che si possa ogni settimana affrontare la stessa formazione anche se, visto che eravamo in trasferta, con le regole nuove forse…. Allora, nemmeno Vicenza, Catania, Piacenza e Venezia perché hanno giocato ieri sera. Siamo a cinque, con l’Ascoli sei, mancano altri 16 tentativi e, magari, ce la faccio a scoprire l’avversario di oggi.

Vado in soffitta e cerco, disperatamente, la mia cara vecchia "palla di vetro" da maghetta (non provate a dire che sono una strega) e, dopo una bella lucidatina, inizio a guardare il futuro bianconero. Da una rapida occhiata vedo che la maglia dei nostri nemici è di un colore che pare, si, pare proprio amaranto. Squadra di serie B di tale sfumatura è l’Arezzo.  Ma non era la trasferta di martedì quella in terra toscana? Allora, vediamo meglio, potrebbe essere il Livorno, ma non era salito in serie A? Mannaggia e che formazione sarà? Chi è che si veste di amaranto? Il mal di testa si accentua. Oddio mò come faccio? A questo punto un’altra immagine si sovrappone alla enigmatica maglietta, un toro. Il Torino di mister Rossi (sempre per non mutare elemento cromatico)? Loro sono granata e il granata è rosso acceso rispetto al cupo amaranto. Accipicchia la mia palla magica ormai è invecchiata e come tutte le cose scolorisce! O qualcuno le ha fatto un lavaggio sbagliato?

Tra una ricerca e l’altra, mi ritrovo ad essere in ritardo per la partita. In fretta e furia mi precipito allo Stadio.

Arrivo trafelata ma felice di aver svelato l’arcano.

Wow, che bello, un altro campionato di serie B e, questa volta, vogliamo viverlo da protagonisti.

Uno-due et voilà gol del Torino con Massimo Marazzina. L’ex di turno Mirko S..cudini infatti, ha pensato bene di passare la palla all’accorrente granata e, non si è ricordato che, da qualche anno, ormai lui non gioca più sotto la Mole. Vabbè, c’abbiamo 88 minuti più recupero per portare l’intero bottino in salvo tra le acque del mare Nostrum.

El diga Biso è ancora fuori e…si vede. Il centrocampo soffre le incursioni avversarie. Con Pinga, Quagliarella e Marazzo Marazzina la difesa balla il cha cha cha.

Il primo tempo è tutto un fremito tra frizzi e lazzi granata. Speriamo che il tè caldo dell’intervallo abbia risvegliato i bianconeri. Per  i piemontesi  non c’è bisogno anzi, date loro un pochino di bromuro tanto per calmare gli animi.

La seconda frazione ci regala un bel palo di Bucchi. A questo punto parte la crociata della sottoscritta per la verifica della distanza delle porte. È impossibile due partite due pali. Qui c’è del marcio.

Appena pochi minuti e al 14’ ecco la rete di De Ascentis seguito a ruota da Quagliarella. 0 a 3.

Il Toro ci ha travolti come un carro armato. Pare di sentirli i cingoli sopra il corpicino esanime di un Ascoli che arranca.

Pure Micio Micillo si fa male e cede il posto a Saracinesca Maurantonio che però ormai nulla può. Il forte è in balìa dei nemici e il ponte levatòio completamente abbassato.

Vago alla ricerca di un perché. Perché abbiamo perso, perché abbiamo giocato male, perché la difesa ha preso ben tre gol ma, soprattutto, e, questo è l’interrogativo più pressante, mi chiedo: è nato prima l’uovo o la gallina?

 

19/09/2004





        
  



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