Centri storici da valorizzare contrastando lo spopolamento e quella sensazione sgradevole di assenza di vitalità che coglie il visitatore in particolare la sera e soprattutto al finire dell’estate. E’ un annoso problema che finalmente viene affrontato dalla Regione Marche con la delibera sui Centri commerciali naturali ma i fondi a disposizione sono troppo pochi per dare una risposta reale alle difficoltà affrontate dalle ultime imprese commerciali ed artigianali che hanno eroicamente resistito a dare servizi ai residenti del cento storico.

"L’amministrazione comunale di Fermo ha aderito all’iniziativa ma ancora una volta l’informazione è arrivata in ritardo e non tutte le imprese sono state in grado di valutare concretamente l’opportunità offerta. Ci sono ancora un po’ di giorni per rispondere al bando ma il problema non è questo. Non saranno vetrine migliorate, facciate ripulite o insegne nuove a far decollare il progetto" .

E’ questa la posizione della Cna di Ascoli e Fermo, espressa dalla coordinatrice provinciale, onorevole Orietta Baldelli, nel corso di un incontro con il sindaco Di Ruscio nel quale si è anche parlato del prossimo evento legato alla moda e all’artigianato che la Cna organizzera, con il patrocinio del Comune di Fermo, al teatro dell’Aquila il 29 settembre. Ci sono molti aspetti che vanno affrontati - e la Cna li ha evidenziati nell’incontro con il Sindaco - a partire dagli alti costi degli affitti alla possibilità di ridurre o abolire l’Ici, come ha fatto il comune di Roma, ripristinare le botteghe e le vie dell’artigianato e degli antichi mestieri, come potrebbe essere per esempio corso Cavour, creare un arredo urbano che identifichi il centro commerciale naturale.

"Ci sono queste e ancora molte altre questioni – conclude Orietta Baldelli - e si vuole davvero attivare un progetto spendibile anche sul versante turistico. Il sindaco si è mostrato disponibile a un prossimo incontro e la Cna è pronta a fare la sua parte a tutela degli interessi dei propri associati ma anche per fornire il suo contributo allo sviluppo del territorio che non può prescindere dall’attività sinergica tra istituzioni, centri economici, attori sociali e imprenditoriali".